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Nell 150° anniversario dalla scomparsa di Gioachino Rossini Bologna celebra la vita e la musica del grande maestro con il progetto L'inquilino di Strada Maggiore e Piazza Rossini. Rossini a Bologna nel 150° dalla scomparsa: programma di concerti, incontri, spettacoli, visite guidate.
Promosso da Conservatorio Giovan Battista Martini in collaborazione con le principali istituzioni della città.
Palazzo Albergati, in occasione della mostra Giappone. Storie d'amore e guerra, propone un programma ricco di eventi per far scoprire al pubblico la raffinata e affascinante tradizione giapponese.
La quota di partecipazione è comprensiva di attività, biglietto d’ingresso, audioguida e prevendita (esclusi costi di agenzia) ed è acquistabile esclusivamente su http://www.ticket.it/prodotti.php?categoria=37
Programma
Cerimonia del tè: tra forma e vuoto
dimostrazione per adulti condotta da Yoko Shimada
domenica 8 aprile 2018 > adulti > ore 12, 14.30 e 16.30
Origami: comunicare la forma degli dei
laboratorio condotto da Noriko Tayama
sabato 21 aprile 2018 > bambini dai 5 ai 12 anni > ore 15; adulti > ore 16
Shodō: la via della scrittura
laboratorio condotto da Hiroko (Kōyō) Saito
domenica 29 aprile 2018 > adulti > ore 16 e 17.30
Kamishibai: storie e immagini dal Giappone
laboratorio a cura di Manekineko
sabato 5 maggio 2018 > bambini dai 5 ani 12 anni > ore 15.30 e 17
Ikebana, alla ricerca dell’armonia della Natura
dimostrazione e laboratorio con Yamaguchi Sachiko (scuola Sensyu)
sabato 12 maggio 2018 > adulti > ore 16 e 17.30
Il Kimono: indossare un’opera d’arte
dimostrazione di vestizione di kimono con la maestra Yamaguchi Sachiko
domenica 13 maggio 2018 > adulti > ore 14.30 e 16
La potenza del gesto immediato: Sumi-e
laboratorio condotto da Tatsunori Kano
sabato 26 maggio 2018 > famiglie (coppia genitore-figlio dai 5 ai 12 anni) > ore 16
L’arte di annodare: i Furoshiki
laboratorio condotto da Nozomi Shimizu
sabato 10 giugno 2018 > adulti > ore 15 e 17
Una personale dedicata all’universo poetico della fumettista e disegnatrice Gabriella Giandelli che presenta una serie di disegni originali e alcune serigrafi e a tiratura limitata.
Inaugurazione: 24 marzo h 19.30
Orari: lunedì > sabato h 10 - 13 / 14 - 19; chiuso durante le festività
A cura di Squadro Stamperia Galleria d’Arte
Una mostra realizzata grazie alla collaborazione esclusiva con il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo, prodotta e organizzata da CMS.Cultura in partnership con il Comune di Bologna | Istituzione Bologna Musei e curata da Evgenia Petrova e Joseph Kiblitsky.
Oltre 70 opere - capolavori assoluti provenienti dall'istituzione museale russa – raccontano gli stili e le dinamiche di sviluppo di artisti tra cui Nathan Altman, Natalia Goncharova, Kazimir Malevich, Wassily Kandinsky, Marc Chagall, Valentin Serov, Alexandr Rodchenko e molti altri per dar conto della straordinaria modernità dei movimenti culturali della Russia d’inizio Novecento. Dal primitivismo al cubo-futurismo, fino al suprematismo, costruendo contemporaneamente un parallelo cronologico tra l’espressionismo figurativo e il puro astrattismo.
I biglietti delle mostre con la riduzione Card Musei non possono essere acquistati online: vanno comprati direttamente presso le sedi delle mostre.
All’acquisto di un biglietto intero per la mostra REVOLUTIJA, aggiungendo 1 euro si potrà ricevere anche un biglietto di ingresso per visitare (nella stessa giornata) le collezioni permanenti del MAMbo e del Museo Morandi.
In alternativa, conservando il biglietto di REVOLUTIJA, entro il 13 maggio si potrà tornare a visitare le collezioni in un giorno diverso, ottenendo la riduzione a 4 euro anziché 6 euro.
Si informano i gentili visitatori che, in caso di mostre temporanee organizzate dal museo con partner esterni, come REVOLUTIJA, sono previste differenti condizioni di accessibilità per il pubblico, regolate in base ad accordi con le istituzioni prestatrici delle opere.
Maggiori dettagli sono disponibili sul sito della mostra.
a cura di Nicola Bonazzi, Stefano Casi, Stefano Pasquini, Cristina Valenti
Un’iniziativa di
Centro La Soffitta, Compagnia del Teatro dell’Argine, Teatri di Vita, Teatro delle Ariette
In collaborazione con
Associazione Scenario e MET Meticceria Extrartistica Trasversale
Sesta edizione per Interscenario: progetto che presenta gli spettacoli vincitori e menzionati dell’ultima edizione del Premio Scenario, insieme a quattro nuovi spettacoli di compagnie vincitrici di precedenti edizioni.
programma spettacoli presso Laboratori delle Arti/Teatro
Xing presenta a Bologna la settima edizione di Live Arts Week da mercoledì 18 a sabato 21 aprile 2018.
Live Arts Week VII ritorna negli spazi della Ex GAM, la storica Galleria d’Arte Moderna di Bologna, che costituiscono il fulcro di questa Settimana della Performance, coinvolgendo una sempre più ampia compagine di luoghi, organizzazioni ed istituzioni di Bologna attive nel campo delle arti contemporanee.
In questa edizione, volumi di varia densità e carattere danno luogo ad un’intensa traversata est(e)(a)tica giocando su diversi gradi e condizioni, tra ostinazione e fuga, come un volo di liberazione d(e)(a)i corpi.
Evento unico in Italia dedicato alle live arts, presenta un insieme eterogeneo di performance che ruotano intorno alla presenza e all’esperienza percettiva di corpi, movimenti, suoni e visioni, con un programma-palinsesto di opere dal vivo (performance, ambienti, concerti, expanded cinema, con date uniche, produzioni e anteprime) presentate da personalità di spicco della ricerca contemporanea internazionale.
Live Arts Week dà spazio ad atletiche esistenziali: non antepone l’arte agli artisti, espone a forme di sensibilità e idee, accoglie opere ibride e poliglotte, ospita singolarità umane, tessendo una sorta di contro-design della fruizione. Progettato come un’unica campata ed un’architettura inedita, raccorda e permette di attraversare tensioni estetiche e pratiche rappresentative del mondo contemporaneo.
Gianni Peng, nome che accompagna il festival nella sua crescita biologica, sta ad indicare il momento di queste transizioni. E’ un fenomeno, non una persona: un nuovo soggetto identitario, improbabile ma reale, da trattare come un concetto astratto.
Kroot Juurak (EW)
NO-PA PA-ON/Luciano Maggiore/Louie Rice (I/GB)
Julian Weber (D)
Paolo Bufalini/Filippo Cecconi (I)
Mark Fell (GB)
Drumming (P)
Justin F. Kennedy (USA)
Antonia Baehr/Latifa Laabissi/Nadia Lauro (D/F)
Mette Edvardsen (N/B)
Goodiepal & Pals (DK)
Liliana Moro (I)
Leandro Nerefuh/Libidiunga Cardoso/Cecilia Lisa Eliceche/Caetano (BR/GA)
Rodrigo Sobarzo de Larraechea (CL/NL)
David Wampach (F)
Rian Treanor (GB)
Hannah Sawtell (GB)
Dove:
Ex GAM · Padiglione Esprit Nouveau + MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna · P420 · LOCALEDUE · CAR DRDE · GALLLERIAPIÙ · Tripla · Galleria De' Foscherari
Biglietti:
Ex GAM
biglietto intero: € 12
biglietto ridotto per -25 e studenti: € 5
abbonamento: € 29
altre sedi: entrata libera
giovedi 19 aprile – opening h 20.00
venerdi 20, sabato 21 aprile h 12.00>1.00
living museum, produzione Xing/Live Arts Week
Per The crypt of the fading composer Goodiepal & Pals abiteranno temporaneamente il Padiglione Esprit Nouveau di Le Corbusier, istituendo un museo vivente, una cripta magica che ospita la collezione di visual & sound art di Goodiepal, custodita sino a oggi al SMK -la galleria nazionale della Danimarca di Copenhagen- e trasportata a Bologna per tre giorni. Questa collezione prende vita come una nuova rivelazione, con cui GP & PLS svelano trucchi e segreti della sound art più esoterica tra concerti live e altre azioni quotidiane. Autodidatta ed eccentrico, Goodiepal è un’intelligenza alternativa e una delle figure che hanno sotterraneamente infestato il mondo della musica underground europea degli ultimi anni. Artista e teorico, hacker, uomo del Rinascimento e futurista, filantropo e drop-out, attivista e collezionista, lavora ai margini della società. Autoproclamatosi ‘L’uomo per il nuovo millennio’, è un master-trickster che esplora i confini delle regole sociali. Nel 2016 fonda i Goodiepal & Pals, che è un gruppo ma anche un’organizzazione per rifugiati travestita da Contemporary-Tek-Rock-Band, che lo accompagnerà in questa nuova residenza dopo un prolungato accampamento nei check-point sui confini della Serbia.
Goodiepal è compositore, performer e artista danese nato nelle isole Faroe. Attivo dall’età di 19 anni, prolifico e irrequieto, negli anni 2000 si è fatto conoscere per le sue escursioni radicali nella tecnologia digitale e nei media. E’ stato professore al DIEM Danish Institute for Electroacoustic Music e alla Royal Academy of Music di Aarhus in Danimarca sino al 2008, quando ha dichiarato una sua guerra intellettuale contro la stupidità nella musica elettronica e nell’arte mediale accademica. Goodiepal crede che la musica non debba essere fatta con i computer ma per i computer e lo ha dimostrato in una serie di memorabili e incompresi dischi tra cui Brand Archive, pubblicazione per cui è stato perseguito da Nokia e Carlsberg. Ha pubblicato per la Spoof Records V/Vm Records, SKI-PP, Fonal, Mego, anche se le uscite più importanti rimangono quelle autoprodotte. Qual è l’equazione di Goodiepal? Ha percorso migliaia di chilometri su una bicicletta auto costruita e usata per alimentare elettricamente i suoi spettacoli, ha depositato in un museo tutti i suoi beni materiali… L’esistenzialismo di Goodiepal è una fuga sempre più radicale di allontanamento dai codici e dalle reti di sicurezza sociale. Goodiepal ci sfida a riflettere sulla nostra visione del mondo. Nel 2016, stanco di girare da solo, ha fondato la band Goodiepals & Pals, con un percorso che lo sta portando progressivamente a dissolvere la propria identità in una nuova entità collettiva.
Il nuovo Museo Realtà Virtuale «La Macchina del Tempo» è una "porta" che consente ai visitatori di volare fra le torri della città e passeggiare nelle sue strade, così come erano nel XIII secolo, persino interagire con i personaggi che popolano vicoli e taverne. Il tutto, insieme a un tutor, con l'utilizzo di uno speciale visore di Realtà Virtuale.
Il progetto arriva dopo un anno di successi (ultimo mese “sold-out”) e i 17 mila visitatori che hanno provato l'emozione di vivere la prima esperienza de «La Macchina del Tempo» presso la sede del Museo della Storia di Bologna.
Oggi il grande progetto di realtà virtuale unico in Italia si evolve così con l'apertura del nuovo museo interamente dedicato e di nuove esperienze sorprendenti, con molte più postazioni a disposizione e tanti cambiamenti: ricostruzioni ancora più realistiche, interazione con i personaggi parlanti, nuovi luoghi da scoprire, postazioni raddoppiate e area selfie.
Le esperienze sono individuali, si svolgono comodamente seduti e con un tutor sempre a disposizione in caso di bisogno, indossando il nuovo visore Acer con l’innovativa tecnologia Windows Mixed Reality.
Orari:
dal martedì al giovedì: 10.00-19.00
dal venerdì al sabato: 10.00-22.00
domenica e festivi 10.00-20.00
chiuso i lunedì feriali
Prezzi:
Esperienza Smart da 14 minuti: 12 euro
Esperienza Top da 25 minuti: 18 euro
Le esperienze sono prenotabili e sono disponibili riduzioni, sconti e promozioni
www.lamacchinadeltempo.eu
Dopo due anni di assenza e reduce dal successo della quarta stagione sinfonica al Teatro Duse, l’Orchestra Senzaspine torna all’Auditorium Manzoni con un concerto interamente dedicato al genio di Ludwig Van Beethoven.
Solista d’eccezione dell’evento, dal titolo ‘Eroicamente Beethoven!’, sarà il M° Domenico Nordio, violinista tra i più acclamati dei nostri tempi. Sul podio il M° Tommaso Ussardi, che nel 2013 ha fondato l’orchestra under 35 insieme al M° Matteo Parmeggiani.
“L’Orchestra Senzaspine – sottolinea il direttore Tommaso Ussardi – torna ad esibirsi in un tempio della musica come il Manzoni, a coronare un altro anno di incessante lavoro per la diffusione universale della musica colta di qualità. Per questo evento, abbiamo scelto una delle sinfonie più note ed ampie del repertorio classico. Massima espressione del carattere eroico, dell’impeto e del romanticismo tedesco, l’’Eroica’ è il perfetto esempio del gioco di contrasti improvvisi dello Sturm und Drang che raggiunge l’apice del pathos nel secondo movimento”. La scelta di tributare un omaggio speciale a Beethoven non è, quindi, affatto casuale. “In Beethoven ci identifichiamo – conclude Ussardi – perché è stato un ribelle, un anticonformista sempre pronto a stupire e capace di imprimere un incredibile impatto emotivo”.
Ad aprire il programma della serata sarà il sublime violino di Domenico Nordio, protagonista di un fitto dialogo intimo con l’orchestra giovanile, grazie alle partiture del Concerto in Re Maggiore per Violino e Orchestra, op. 61, indiscusso capolavoro della letteratura violinistica, composto da Beethoven nel 1806.
"L'Orchestra Senzaspine - afferma Domenico Nordio - è la migliore compagine giovanile in Italia e sono felice di poter contribuire, in piccolissima parte, alla crescita dei tanti ragazzi che, con il loro entusiasmo e la loro preparazione, hanno reso la realtà bolognese uno dei fiori all'occhiello del mondo musicale di oggi".
Biglietti on line sul circuito Vivaticket e presso la biglietteria dell’Auditorium Manzoni. ORARI: Dal martedì al sabato dalle 15.00 alle 18.30 | Il giorno del concerto dalle 15.00 alle 21.00. Chiusura straordinaria: 25 aprile
SABATO 20 gennaio 2018
CBF IL MONELLO
Via Nadi, 23, Bologna
ore 10.30
La principessa e il drago
di Robert Munsch, Michael Martchenko
(EDT-Giralangolo, 2014)
La principessa Elizabeth vive in un castello e sta per sposare il principe Ronald, ma un giorno un drago distrugge il castello, manda in fiamme tutti i suoi bei vestiti e rapisce il principe. Elizabeth non si perde d’animo e parte alla ricerca del dragone.
Età: 3-5 anni
Partecipazione gratuita con prenotazione fino ad esaurimento posti (Tel. 051494966)
SABATO 3 febbraio 2018
CBF Più INSIEME
Via Libia, 53, Bologna
ore 10.30
La mia famiglia è uno zoo
di Teresa Sdralevich
(Minibombo, 2016)
Ogni famiglia è uno zoo fatto a modo suo. Tutti i membri del parentado hanno le loro caratteristiche più omeno pittoresche, tanto che spesso finiscono per ricordare... degli animali!
Età: 2-4 anni
Partecipazione gratuita con prenotazione fino ad esaurimento posti (Tel. 051300631)
SABATO 24 febbraio 2018
CBF IL TEMPO DEI GIOCHI
Via dello Sport, 25, Bologna
ore 10.30
Tito Lupotti
di Marie-Odile Judes, Martine Bourre
(EDT-Giralangolo, 2014)
Tito, piccolo lupo, fa disperare suo papà, il Signor Lupotti: si ostina a dire che da grande vorrà fare il fioraio e non il cacciatore come tutti gli altri lupi. Il Signor Lupotti cerca in tutti i modi di convincerlo a cambiare idea, inutilmente.
Età: 4-5 anni
Partecipazione gratuita con prenotazione fino ad esaurimento posti (Tel. 0516141147)
SABATO 10 marzo 2018
CBF GIROTONDO
Via Gamberini, 2 Bologna
ore 10.30
I cinque malfatti
di Beatrice Alemagna
(TopiPittori, 2014)
I cinque malfatti sono cinque tipi strani. Finché un giorno in mezzo a loro, come una punizione di divina, piomba, lui: il Perfetto.
Età: 3-5 anni
Partecipazione gratuita con prenotazione fino ad esaurimento posti (Tel. 0516195277)
SABATO 24 marzo 2018
CBF IL FOCOLARE
Via Benini, 1, Bologna
ore 10.30
Il pinguino che aveva freddo
di Philip Giordano
(Lapis, 2016)
Brrr… Che freddo! Milo non ha affatto voglia di tuffarsi nell’;acqua ghiacciata. Meglio partire insieme alla balena verso i caldi mari dei tropici. Sarà un viaggio ricco di sorprese…
Età: 3-5 anni
Partecipazione gratuita con prenotazione fino ad esaurimento posti (Tel. 051501566)
SABATO 14 aprile 2018
CBF IL SALOTTO DELLE FIABE
Via M. E. Lepido, 181, Bologna
ore 10.30
Il papà che aveva 10 bambini
di Bénédicte Guettier
(Ape Junior, 2003)
C’era una volta un papà che aveva 10 bambini. Ogni mattina preparava dieci colazioni, li vestiva, poi li
accompagnava a scuola, cucinava la cena e li metteva a letto. Ma il papà aveva un segreto…
Età: 2-5 anni
Partecipazione gratuita con prenotazione fino ad esaurimento posti (Tel. 051401289)
SABATO 21 aprile 2018
CDH – CENTRO DOCUMENTAZIONE HANDICAP
via Pirandello, 24, Bologna
ore 10.30
Quellilà
di Daniele Movarelli, M. Rocchetti
(EDT, 2017)
Quellilà erano i nostri vicini di sempre, temuti come brutti, cattivi e orripilanti. Nessuno di noi però li aveva mai visti. Perché loro vivevano di là. E noi di qua.
Età: 5-8 anni
Partecipazione gratuita con prenotazione fino ad esaurimento posti (Tel. 0510957214)
Sabato 5 maggio 2018
Biblioteca “O. Pezzoli”
Via Battindarno, 123, Bologna
ore 10.30
Sono una ragazza
di Yasmeen Ismail
(EDT-Giralangolo, 2017)
Mi piace fare le cose a modo mio, divertirmi, fare le capriole, filare veloce sul monopattino. Non sono sempre dolce e gentile, ma io sono io, e non vorrei essere nessuno altro!
Età: 6-10 anni
Partecipazione gratuita con prenotazione fino ad esaurimento posti (Tel. 051617784)
Sabato 19 maggio 2018
Biblioteca Casa di Khaoula
Via di Corticella, 104, Bologna
ore 10.30
Una partita in ballo
di Daniele Bergesio, Francesco Fagnani
(EDT-Giralangolo, 2017)
Tito è secco come un cracker, leggero come un moscerino, agile come un ballerino, ma vorrebbe giocare a rugby. Quando l’allenatore lo manda in campo le cose non vanno per il meglio, finché non parte la musica.
Età: 6-10 anni
Partecipazione gratuita con prenotazione (telefonica o in biblioteca) fino ad esaurimento posti
(Tel. 0516312721)
Sabato 22 settembre 2018
Biblioteca Corticella
Via Gorki, 14
Bologna
ore 10.30
Bambini bambine e sapori. Famiglie a colori
di Maria Beatrice Masella, Nicolas Gouny
(Bacchilega Junior, 2012)
Famiglie ricche di nuovi sapori, famiglie piene di tutti i colori. Tante le lingue in un girotondo delle famiglie di tutto il mondo.
Età: 5-7 anni
Partecipazione gratuita con fino ad esaurimento posti (Tel. 051700972)
Sabato 13 ottobre 2018
Biblioteca “J. L. Borges”
Via dello Scalo, 2½, Bologna
ore 10.30
Biancaneve e i 77 nani
di Davide Calì, Raphaëlle Barbanègre
(EDT-Giralangolo, 2016)
77 piatti da lavare, 77 fagotti da preparare, 77 berretti da stirare. Biancaneve ne ha abbastanza e prende una decisione imprevedibile.
Età: 5-10 anni
Partecipazione gratuita con fino ad esaurimento posti (Tel. 051525870)
Sabato 27 ottobre 2018
Biblioteca “L. Spina”
Via Tommaso Casini, 5, Bologna
ore 10.30
Arriva la mamma!
di Kate Banks, Tomek Bogacki
(EDT – Giralangolo, 2016)
Che viaggio, per rientrare dal lavoro: la mamma attraversa l’intera città, sopra e sotto, mentre a casa tutti l’aspettano!
Età: 3-5 anni
Partecipazione gratuita con fino ad esaurimento posti (Tel. 051500365)
Sabato 24 novembre 2018
Biblioteca “O.Tassinari Clò” Villa Spada
Via di Casaglia, 7, Bologna
ore 10.30
Il signor tigre si scatena
di Peter Brown
(Il Castoro, 2017)
Che noia in città! Il signor Tigre non ne può più e decide che è ora di scatenarsi. Che cosa penseranno gli altri abitanti? In fondo, è poi così importante?
Età: 4-7 anni
Partecipazione gratuita con fino ad esaurimento posti (Tel. 051434383)
Sabato 15 dicembre 2018
Biblioteca Borgo Panigale
Via Legnano, 2, Bologna
ore 10.30
W i nonni!
di Cristina Obber, Silvia Vinciguerra
(Settenove, 2017)
Il nonno si fa bello perché sta preparando una festa a sorpresa alla nonna per i loro 50 anni insieme. Giorgio e Giorgia organizzano la festa in gran segreto.
Età: 3-6 anni
Partecipazione gratuita con fino ad esaurimento posti (Tel. 051404930)
Tante storie, tutte bellissime 2018 è progetto a cura di: Centro di Documentazione F. Madaschi – Cassero LGBT Center, Associazione Frame, Associazione Famiglie Arcobaleno
in collaborazione con Comune di Bologna, con il sostegno di Ufficio Pari Opportunità e Tutela delle Differenze, Istituzione Biblioteche, Istituzione Scuola Educazione.
Geisha e samurai, donne bellissime ed eroi leggendari, attori kabuki, animali fantastici, mondi visionari e paesaggi bizzarri sono i protagonisti della mostra Giappone. Storie d'amore e di guerra.
Attraverso una selezione di oltre 200 opere, il Mondo Fluttuante dell'Ukyo-e arriva per la prima volta a Bologna a Palazzo Albergati, calato per l'occasione nella elegante e raffinata atmosfera del periodo Edo (1603-1868).
Saranno esposti i più grandi artisti dell'Ottocento giapponese tra cui Hiroshige, Utamaro, Hokusai, Kuniyoshi. La mostra offre un panorama completo anche sulla vita dell'epoca in Giappone, con l'esposizione di vestiti di samurai, kimono, ventagli e fotografie.
Il percorso si snoda tra il suadente mondo femminile delle Geisha e delle Ōiran (le cortigiane d'alto rango) e il fascino dei leggendari guerrieri samurai, il racconto della nascita dell'ukiyo-e e le famose stampe Shunga ricche di erotismo, le opere che ritraggono gli attori del teatro Nō e Kabuki accanto a quelle che rappresentano il mondo della natura in tutte le sue manifestazioni - fiori, uccelli e paesaggi.
La mostra sarà corredata da un nutrito programma di attività didattiche e collaterali quali la cerimonia del tè, la creazione degli origami e molto altro.
Sarà insomma un meraviglioso viaggio attraverso la storia, l'arte e la bellezza del Giappone.
Con il patrocinio del Comune di Bologna la mostra è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia e curata da Pietro Gobbi.
Orari di apertura
Tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00
(la biglietteria chiude un’ora prima)
Tariffe speciali per gli abbonati alla Card Musei Metropolitani Bologna
Ingresso singolo con Card € 7,00 (anziché 14)
Biglietto famiglia € 26 (fino a 2 adulti possessori di card € 7,00 a testa + fino a 2 bambini / ragazzi dai 4 agli 11 anni € 6 a testa + 3° bambino omaggio). I biglietti delle mostre con la riduzione Card Musei non possono essere acquistati online: vanno comprati direttamente presso le sedi delle mostre.
L'associazione Succede solo a Bologna offre in esclusiva agli abbonati Card Musei Metropolitani un ciclo di visite guidate alla Cripta di San Zama al prezzo speciale di 5€ anziché 10€.
La riduzione è valida per due visite al mese, le cui date sono elencate qui sotto.
I posti sono limitati, ricordiamo di portare con sè la propria Card.
Le prenotazioni si possono effettuare esclusivamente da Eventbrite e verrano aperte circa un mese prima della visita.
Il punto di ritrovo è in via dell'Abbadia 3, 40122, Bologna.
La cripta appartiene a una sorprendente basilica paleocristiana, che giace nei sotterranei dell’ex Ospedale Militare in via dell’Abbadia. Qui, su un pavimento romano originale del 270 d.C., mosse i primi passi il Cristianesimo bolognese, nella pancia di un complesso architettonico in parte perduto, quello del monastero dei Santi Naborre e Felice, che ospitò per secoli le spoglie di molti dei primi vescovi petroniani.
Calendario visite
25/02/2018 ore 16
10/03/2018 ore 15
25/03/2018 ore 16
07/04/2018 ore 15
21/04/2018 ore 11
05/05/2018 ore 15
20/05/2018 ore 16
9 giugno ore 17.30
17 giugno ore 16.00
7 luglio ore 16.00
21 luglio ore 11.00
12 agosto ore 16.00
25 agosto ore 11.00
Il museo delle Cere Anatomiche "Luigi Cattaneo", parte del Sistema Museale d’Ateneo dell’Università di Bologna, propone agli abbonati Card Musei Metropolitani una visita guidata alla propria collezione.
Modelli in cera, preparati e disegni anatomici per raccontare l’evoluzione delle scienze mediche tra XVIII e XIX secolo quando, ormai acquisite le conoscenze sulla natura del corpo umano, si orientarono sull’indagine delle sue patologie. La collezione Luigi Cattaneo completa quella di anatomia umana normale presente al Museo di Palazzo Poggi, rappresentando così un continuum nello studio medico, che eccelle a Bologna fra Settecento e Ottocento.
L’associazione Succede Solo a Bologna offre in esclusiva agli abbonati Card Musei Metropolitani un programma di visite guidate alla Conserva di Valverde, altrimenti detta Bagni di Mario, al prezzo speciale di 7€ invece che 10€.
La riduzione è valida per due visite al mese, le cui date sono elencate qui sotto.
I posti sono limitati, massimo 15 persone per visita; ricordiamo di portare con sè la propria Card.
Le prenotazioni si possono effettuare esclusivamente da Eventbrite e saranno aperte circa un mese prima della visita.
Il punto di ritrovo è in Via Bagni Di Mario, 10, 40136 Bologna.
La Conserva di Valverde, cisterna di epoca rinascimentale (1564) dell’architetto palermitano Tommaso Laureti, fu realizzata per alimentare la Fontana del Nettuno. La costruzione è formata da una vasca principale di forma ottagonale, da quattro condotti ciechi che si inoltrano nella collina e da tre conserve di raccolta collegate fra di loro. Di notevole bellezza un altissimo camino completamente ricoperto da incrostazioni calcaree secolari.
Calendario visite
03/03/2018 ore 14
18/03/2018 ore 14
08/04/2018 ore 14
21/04/2018 ore 14
06/05/2018 ore 17
26/05/2018 ore 11
03 giugno ore 14.00
23 giugno ore 14.00
08 luglio ore 16.00
22 luglio ore 16.00
11 agosto ore 11.00
26 agosto ore 16.00
Visita guidata alla mostra REVOLUTIJA. Da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky, realizzata grazie alla collaborazione in esclusiva con il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo.
La mostra è prodotta e organizzata da CMS.Cultura in partnership con il Comune di Bologna | Istituzione Bologna Musei e curata da Evgenia Petrova e Joseph Kiblitsky.
Prenotazione obbligatoria direttamente alla cassa della mostra o via mail a info@mostrarevolutija.it (min 8 persone).
Ingresso € 7 per la visita guidata + € 10 per l'ingresso in mostra (biglietto ridotto speciale con microfonaggio incluso)
Ogni sabato e domenica alle h 16.00.
Durata: h 1
In occasione dell'esposizione dei 100 libri illustrati selezionati da Bologna Children's Book Fair e dedicati al mondo dello spettacolo e alle sue icone, un pomeriggio tra cinema e teatro con cortometraggi d'autore, una gustosa merenda (offerta da Alce Nero) e un laboratorio per conoscere e costruire gli elementi del teatro: palcoscenico, boccascena, sipario.
Portate con voi vecchie scatole di scarpe!
Dai 3 anni in su
Terzo capitolo delle avventure di Sebastien e della bianchissima cagnolona Belle, che ha dato alla luce tre splendidi cuccioli. Siamo nel 1948, nel medesimo scenario alpino dei due film precedenti. Oltre alla dolorosa possibilità di un trasferimento in Canada, Sebastien deve affrontare l'arrivo di un presunto proprietario di Belle ma farà di tutto per non separarsi dall'amica a quattro zampe.
Avventura. Dagli 8 anni in su
Cosa succede quando un nano e una donna barbuta si incontrano e si sposano? Mettono su famiglia e anche un circo! Sotto il “tendone” gli originali dell’ultimo libro di Fausto Gilberti e alcune sorprese circensi.
Inaugurazione: 25 marzo h 18
Laboratorio: 25 marzo h 16
Incontro con l’autore: 26 marzo h 18.30 | corrainiMAMbo artbookshop
Orari: 25, 26 marzo h 10 - 20; 27, 28 marzo h 10 - 18.30; 29 marzo h 10 - 20
30 marzo > 22 aprile negli orari di apertura della Biblioteca: martedì, mercoledì e giovedì h 9 - 13 e 14 - 18; venerdì h 9 - 14; chiusa sabato, domenica, lunedì e festivi
A cura di Corraini Edizioni. In collaborazione con Dipartimento educativo MAMbo , Bologna Children’s Book Fair
Visita guidata con Laura Minarini, Museo Civico Archeologico.
Grazie alle lapidi, alle sculture, ai monumenti conservati nell'atrio e nel cortile del museo diventa un affascinante racconto la storia di Bononia e del mondo all'età dei romani.
Ingresso € 4,00 + biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto, comprensivo di ingresso alla mostra "Ritratti di famiglia)
Narrazione e laboratorio per bambini da 5 a 10 anni sordi e udenti (max 20).
Un laboratorio dedicato alla mostra e al libro Il circo del nano e della donna barbuta realizzato dall'artista Fausto Gilberti, edito da Corraini.
Insieme metteremo in gioco le nostre peculiarità e le trasformeremo in talenti spettacolari, inventeremo personaggi che ci somigliano per poi farli entrare nell'incredibile circo disegnato da Fausto. Tutti sotto al tendone... e che lo spettacolo abbia inizio!
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso € 5,00 a partecipante
Da aprile 2018 partirà un ciclo di incontri sulla civiltà etrusca che si svolgeranno con cadenza settimanale alla Casa della Cultura e della Memoria di Marzabotto e presso il Museo Nazionale Etrusco "Pompeo Aria" di Marzabotto.
Programma
Sabato 7 aprile, ore 16.00
Casa della Cultura e della Memoria
Kainua - La nuova città. le ultime scopertee la ricostruzione virtuale
Elisabetta Govi, Università di Bologna
Conferenza organizzata da Progetto 10 Righe
Sabato 14 aprile, ore 15.30
Museo Nazionale Etrusco “P. Aria”
I precedenti della prima Età del ferro fra Bologna e la Valle del Reno
Tiziano Trocchi, Funzionario SABAP Bologna, Modena, Reggio Emilia, Ferrara
Sabato 21 aprile, ore 16.30
Casa della Cultura e della Memoria
Le città etrusche dell’Etruria padana: storia, economia, società
Giuseppe Sassatelli, Presidente dell’Istituto Nazionale di Studi Etruschi e Italici
Sabato 28 aprile, ore 16.30
Casa della Cultura e della Memoria
L'urbanistica di Marzabotto sullo sfondo delle esperienze greco-coloniali di Italia Meridionale e Sicilia
Rosario Maria Anzalone, Funzionario responsabile del Museo Etrusco Nazionale “P. Aria”
Sabato 5 maggio, ore 15.30
Museo Nazionale Etrusco “P. Aria”
La vita quotidiana degli Etruschi di Kainua
Bojana Gruška, Dottoranda dell’Università degli Studi di San Marino
Sabato 12 maggio, ore 16.30
Casa della Cultura e della Memoria
La città etrusca di Spina e l’Adriatico
Federica Timossi, Dottoranda dell’Università degli Studi di Ferrara
Sabato 19 maggio, ore 16.30
Casa della Cultura e della Memoria
I culti religiosi in Etruria padana
Giacomo Mancuso, Dottorando della Sapienza Università di Roma
Sabato 26 maggio, ore 15.30
Museo Nazionale Etrusco “P. Aria”
I Celti a Marzabotto e nei territori etruschi
Riccardo Vanzini, Dottorando dell’Università di Bologna
Giovedì 14 giugno, ore 16.00
Scavo aperto
Visita al Museo e all’area archeologica con dimostrazione della realtà virtuale
Elisabetta Govi, Chiara Mattioli, Simone Garagnani, Andrea Gaucci,Università di Bologna
Lo spettacolo è una coproduzione tra JES - Junges Ensemble Stuttgart e La Baracca-Testoni Ragazzi, all’interno del progetto “Non trovi mai la parola giusta”, sostenuto da “Wanderlust”, il fondo erogato dalla German Federal Cultural Foundation, che ha lo scopo di finanziare partnership e progetti di scambio fra teatri pubblici tedeschi e altri teatri stranieri. Lo spettacolo sarà allestito da due coppie di attori, una tedesca e una italiana. Un percorso di lavoro comune, che darà vita a due versioni differenti nelle diverse lingue.
La città come metafora di uno spazio esistenziale in continua costruzione. La mia città è fatta di porte invisibili che lasciano giocare la luce e colorano di giallo mura leggere come carta… La mia città è pietra, legno e terre colorate. Blu, cielo, acqua… Ci possiamo incontrare, attraversare la città dell’altro, viaggiare assieme, ma farlo per scelta, senza farsi invadere o invadere il mondo dell’altro.
Visita guidata con Giancarlo Benevolo, curatore del museo.
Arrestato a Comacchio nella locanda della Luna, Ugo Bassi fu poi condotto a Bologna a Villa Spada, prima di essere fucilato senza aver subito alcun processo, l'8 agosto 1849, al cospetto del Consiglio Statario.
Ingresso biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Programma
17 marzo, ore 17
MIHAELA COSTEA violino
GABRIELE GEMINIANI violoncello
J. S. Bach / V. Derevianko, Ciaccona dalla Partita n. 2 in Re minore, BWV 1004 M. Ravel, Sonata in Do maggiore, M. 73 Z. Kodály, Duo in re minore per violino e violoncello op. 7
24 marzo, ore 17
DAVIDE BANDIERI clarinetto
DUCCIO CECCANTI violino
VITTORIO CECCANTI violoncello
MATTEO FOSSI pianoforte
I. Stravinskij, Suite Italienne n. 1 dal "Pulcinella" L'histoire du soldat N. Sani, A time for the evening P. Hindemith, Quartetto per clarinetto, violino, violoncello e pianoforte
21 aprile, ore 17
FRANCESCO GRANO pianoforte
J. S. Bach / F. Busoni, Ciaccona dalla Partita n. 2 in Re minore, BWV 1004 C. Franck / H. Bauer, Preludio, Fuga e Variazione op. 18 J. S. Bach / W. Kempff, “Siciliano” dalla Sonata in Mi bemolle maggiore per flauto e clavicembalo, BWV 1031 J. S. Bach / M. Hess, “Jesu, Joy of Man’s Desiring” Corale dalla Cantata n. 147, BWV 147 P. Čajkovskij / M. V. Pletnëv, Suite da "Lo Schiaccianoci" op. 71 C. Saint-Saëns / L. Godowski, "Il Cigno" da "Il Carnevale degli Animali" P. Čajkovskij / E. Wild, “Pas de Quatre” da “Il Lago dei Cigni” op. 20 F. Schubert / F. Liszt, Soirées de Vienne, Valse-Caprice n. 6 J. Strauss jr. / E. Dohnányi, Parafrasi da concerto "Du und Du" da "Il Pipistrello" In collaborazione con l’Accademia Pianistica Internazionale “Incontri col Maestro” di Imola
5 maggio, ore 17
GIACOMO TESINI violino
MASSIMO GUIDETTI pianoforte
M. Ravel, Sonata n. 1 in La minore “Postuma” F. Poulenc, Sonata per violino e pianoforte, FP 119 R. Schumann, Sonata n. 2 per violino e pianoforte in re minore "Grosse Sonate" op. 121
12 maggio, ore 17
PAOLO ORENI organo “Wanderer”
Musiche organistiche di Mozart
26 maggio, ore 17
EMANUELE VITO DE CARIA pianoforte
R. Schumann, Sonata per pianoforte n. 3 in Fa minore op. 14 "Concerto senza orchestra" J. Brahms, Variazioni in Fa minore su un tema di Schumann op. 9 J. Brahms, Sette fantasie op. 116 In collaborazione con l’Accademia Pianistica Internazionale “Incontri col Maestro” di Imola
6 ottobre, ore 17
LUCIA RIZZI mezzosoprano
RICCARDO ZADRA pianoforte
Musiche di G. Rossini. Concerto inserito nell’ambito delle celebrazioni per il 150° anniversario della morte del compositore.
20 ottobre, ore 17
TRIO DMITRIJ
Henry Domenico Durante, violino
Francesco Alessandro De Felice, violoncello
Michele Sampaolesi, pianoforte
C. Debussy, Trio in sol maggiore F. Schubert, Trio n. 2 in Mi bemolle maggiore op. 100, D. 929
10 novembre, ore 17
Duo pianistico
LUCIA VENEZIANI
DAVID VALLUZZI
A. P. Borodin, Danze polovesiane da “Il principe Igor” S. V. Rachmaninov, Vocalise op. 34 n. 14 D. Milhaud, Scaramouche, op. 165b W. Lutosławski, Variazioni su un tema di Paganini G. Gershwin, 3 Preludi A. P. Piazzolla, 3 Tangos Verano porteño Libertango Le Grand Tango In collaborazione con la Scuola di Musica di Fiesole
24 novembre, ore 17
QUARTETTO MIRUS
Federica Vignoni, Massimiliano Canneto, violini
Riccardo Savinelli, viola
Luca Bacelli, violoncello
L. van Beethoven, Grande fuga in Si bemolle maggiore op. 133 A. G. Schnittke, Quartetto n. 3 F. Mendelssohn-Bartholdy, Quartetto n. 2 in La minore op. 13
Chi era un artista di corte e quali abilità aveva? Di quali vicende storiche fu testimone Francesco Francia? Vita di Corte, congiure, personaggi celebri, gusto “antiquario” e ruolo dell’artista nel Rinascimento. La visita alla mostra "Il genio di Francesco Francia” sarà l’occasione per conoscere aspetti storico artistici e vicende storiche importanti in modo divertente e si concluderà con la creazione di una vera e personale grottesca.
A cura di ComunicaMente
prenotazione obbligatoria didattica@comunicamente.it
346-4799651 (attivo dal lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 17.00)
Costo della visita 7 € + biglietto della Pinacoteca Nazionale di Bologna (gratuito per bambini)
Per il ciclo Ri-Creazioni II. Le collezioni musicali raccontate, incontro con Laurence Wuidar.
A cura di Athena Musica, gruppo di studio del Dipartimento delle Arti dell'Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Una ricca, insospettata simbologia si cela negli strumenti e nelle opere musicali. Ri-crearne le storie e i significati è arricchire con nuove conoscenze la nostra percezione della musica e delle sue molteplici manifestazioni.
È possibile prenotare i biglietti su www.museibologna.it/musica.
La Fondazione Massimo e Sonia Cirulli apre al pubblico la sua nuova sede con la mostra Universo Futurista, a cura di Jeffrey T. Schnapp e Silvia Evangelisti, focalizzata sul nucleo della collezione dedicato a questo periodo storico (1909 -1939) su cui non cessa di rinnovarsi l’attenzione degli studiosi, attraverso mostre e pubblicazioni, e del pubblico.
La mostra approfondisce questa nuova concezione estetica attraverso l’accurata selezione di dipinti, sculture, oggetti di design, disegni progettuali, fotografie e fotomontaggi, manifesti pubblicitari e documenti autografi di ogni genere realizzati da artisti futuristi dal 1909 fino alla fine degli anni ‘30 del Novecento.
Il palazzo dell'Archiginnasio ospita una selezione di opere della Fondazione Cirulli, visibili nell'Ambulacro dei Legisti negli orari di apertura del Palazzo.
Inaugurazione 21 aprile h 17.30
La Pinacoteca Nazionale di Bologna, in occasione della mostra di Forlì L'eterno e il tempo tra Michelangelo e Caravaggio, ha organizzato un evento correlato nelle sale dei Manieristi e dei Carracci, dal titolo I Carracci tra natura e storia. Bologna e la Riforma dell’Arte.
Nel celebre trattato del cardinale Gabriele Paleotti, Il discorso intorno alle immagini sacre e profane del 1582, veniva sottolineato il ruolo della pittura come “Biblia pauperum”, richiamando gli artisti all'esigenza di una maggiore semplicità nella rappresentazione dei contenuti e nella fedeltà al testo sacro. Queste ragioni si intrecciarono, pur senza dipendervi, con l'arte dei pittori bolognesi della seconda metà del Cinquecento, in particolare con il nuovo orientamente naturalistico proposto dalla riforma dei Carracci.
Ingresso con biglietto della Pinacoteca Nazionale di Bologna (gli abbonati Card Musei Metropolitani entrano gratis)
Due furono i modi con cui il nazismo ottant'anni fa cercò di mettere le sue mani sull'arte: da una parte bandendo la cosiddetta ‘arte degenerata' (tra i tanti, Chagall, Picasso, Klee, Kokoschka), protagonista di una celebre e derisoria esposizione a Berlino nel 1937; dall'altra razziando i musei dei territori occupati e le case private di collezionisti ed ebrei. Partendo da quattro grandi recenti esposizioni che hanno fatto il punto sull'‘arte trafugata' e attraverso rari materiali d'archivio, questo documentario-evento racconta alcune di quelle storie. Con la partecipazione straordinaria di Toni Servillo e la colonna sonora originale firmata da Remo Anzovino.
1 aprile | Concerto da camera
Atmosfere del primo ‘900
Claudio Zotti, violino - Caterina Criscione, pianoforte
2 aprile | Recital Chitarristico
La chitarra nella Spagna barocca
Davide Fabbri, chitarra barocca
6 aprile | I venerdì dei Semchukisti
Concerto IV
Musicisti Dipartimento Archi Accademia Pianistica Imola
7 aprile | Concerto corale
L’Inno e la preghiera nella polifania
Corale SS. Giuseppe ed Ignazio
8 aprile | Musica antica
FRUCTUS SALVIFICUS
Cappella Musicale di San Giacomo Maggiore
13 aprile | I venerdì dei Semchukisti
Concerto V
Musicisti Dipartimento Archi Accademia Pianistica Imola
14 aprile | Concerto da camera
Omaggio a Giochino Rossini
Mariangela Rosolen, soprano - Francesco Ricci, pianoforte
15 aprile | Recital pianistico
Ricordando Claude Debussy
Stefano Ruiz de Ballesteros, pianoforte
21 aprile | Concerto da camera
Il viaggio in salotto: evocate lontananze
Manuela Rasori, soprano - Chiara Sintoni, pianoforte
21 aprile | h 21 BAM Serafino Rossi: Sala Capitolare | Via Zamboni, 15
Guida all’ascolto: musica e musicisti a San Petronio
Michele Vannelli, relatore
22 aprile | Recital Chitarristico
Armonie e melodie sulla chitarra
Giacomo Parimbelli, chitarra
25 aprile | Concerto strumentale
Dal Barocco al Classicismo di Mozart
Manfredini Ensemble, flauto, quartetto d’archi e cembalo
27 aprile | I venerdì dei Semchukisti
Concerto VI
Musicisti Dipartimento Archi Accademia Pianistica Imola
28 aprile | Recital pianistico
La musica di Giacomo Ronchini, pianoforte
29 aprile | Duo pianistico
Quattro mani all’opera
Fuego Duo, pianoforte a 4 mani
Ingresso ad offerta fino ad esaurimento posti. A concerto iniziato, non saranno più ammessi spettatori nell’Oratorio.
Ciao, Buongiorno, Bene grazie, Cosa c’è di nuovo?, Vieni qui, Quando torni?,
Buonasera, A presto, Dove vai?, Arrivederci……..Buongiorno vuol dire veramente Buongiorno?
Il giorno 21 aprile un’azione a sorpresa accadrà nell’ingresso della Galleria de’ Foscherari.
Liliana Moro, artista visiva milanese, si diploma all’Accademia di Belle Arti di Brera con Luciano Fabro. Di fronte alle sue opere si ha la percezione che sia presente solo ciò che è strettamente necessario. Suono, parole, video, sculture, oggetti e performance compongono un mondo che ‘mette in scena’ una realtà allo stesso tempo cruda e poetica. Liliana Moro è da sempre impegnata a riflettere, attraverso elaborazioni visive composte e rigorose, realizzate con oggetti d’uso comune o industriale, il tema della fragilità e della ricerca di un equilibrio. Ha esposto in importanti mostre collettive quali: Documenta IX, Kassel (1992) Aperto XLV Biennale di Venezia (1993) Castello di Rivoli, Torino (1994) Moderna Museet, Stoccolma (1998) PS1 New York (1999) De Appel, Amsterdam (1999), MAMbo, Bologna (2011) MART Rovereto (2012) MAXXI, Roma (2016) e ha tenuto diverse mostre personali: Galleria Emi Fontana, Milano; MUHKA Anversa (1996); Fondazione Ambrosetti Palazzolo Brescia (2004) Istituto Italiano di Cultura, Los Angeles (2007) Fabbrica del Vapore, Milano (2008) Fondazione Ratti, Como (2012) galleria Francesco Pantaleone Palermo/Milano.
LUS (LUCE) è un poemetto di Nevio Spadoni in lingua romagnola, centrato su Bêlda, veggente e guaritrice delle campagne romagnole di inizio Novecento. Una figura potente di donna vittima dell’ipocrisia del paese, che nell’orgoglioso grido di rivolta contro la codardia degli uomini si permette un maleficio di morte ai danni di un “pretaccio”, colpevole di aver disseppellito la madre di lei. In questo concerto, il testo-preghiera-maledizione di Spadoni si sposa con un’architettura sonora originale realizzata da Ceccarelli e Roccato (contrabbassista solista e compositore, una delle voci più originali e prestigiose della scena musicale internazionale), in un’alchimia che vede in scena tre figure duellare con i loro “strumenti”: la voce caleidoscopica della Montanari, Ceccarelli con il suo computer per l’elaborazione elettronica in tempo reale, e Roccato con il suo contrabbasso. Diretto da Marco Martinelli, LUS è un concerto che racconta, senza raccontare, la magia incantatoria dei suoni, antica come il mondo, incarnata con forza nel nostro presente, nelle “facce”, malate e istupidite, disegnate ad acquerello da Margherita Manzelli.
concerto spettacolo di Ermanna Montanari, Luigi Ceccarelli, Daniele Roccato
testo Nevio Spadoni
musica Luigi Ceccarelli, Daniele Roccato
con Ermanna Montanari (voce), Luigi Ceccarelli (live electronics), Daniele Roccato (contrabbasso)
regia Marco Martinelli
Interpreti
Michele Mariotti direttore
Yolanda Auyanet soprano
Antonino Siragusa tenore
Veronica Simeoni mezzosoprano
Marko Mimica basso
Andrea Faidutti Maestro del Coro
Orchestra e Coro del Teatro Comunale
L’opera viene eseguita all’interno della Sala Stabat Mater della Biblioteca dell’Archiginnasio ma l’accesso al pubblico è solo al Teatro Comunale dove viene proiettata in streaming.
Per informazioni sulle modailità di accesso alla proiezione, contattare il Teatro Comunale.
Dopo aver partecipato alla guerra di Liberazione nell'esercito statunitense, Klaus Mann, figlio del celebre Thomas, collaborò alla sceneggiatura di Paisà. I sei episodi del film, che raccontano l'avanzata degli Alleati in Italia, dovevano in realtà essere sette: The Chaplain di Mann, recentemente riscoperto dal suo biografo, Fredric Kroll, avrebbe dovuto infatti costituire il penultimo episodio, ma fu poi espunto.
Prima della proiezione sarà presentato il libro Klaus Mann, Il cappellano (Pendragon 2018). Saranno presenti Fredric Kroll e i curatori del volume Pier Giorgio Ardeni e Alberto Gualandi. Con letture di Gianluca Guidotti ed Enrica Sangiovanni (Archivio Zeta). In collaborazione con Pendragon
venerdi 20 aprile – h 21.00 >24.00
sabato 21 aprile – h 20.00 >1.00
performance, (try out), coproduction Xing/Live Arts Week
Consul & Meshie. Le scimmie, soprattutto le grandi scimmie, sono considerate quanto di più simile all’uomo esista nel mondo animale; questa somiglianza le ha trasformate così in uno schermo di proiezione per ciò che gli uomini ritengono più propriamente umano. Antonia Baehr e Latifa Laâbissi, adottano qui le loro identità scimmiesche, ispirandosi a Consul e Meshie, due scimpanzé che all’inizio del ‘900 vissero come umani tra gli umani finendo per considerarsi proprio come tali. Pelose, insolenti e impudiche queste due scimmie abitano uno spazio progettato da Nadia Lauro, sofisticata designer del mondo della danza francese. Da due sedili di auto in pelle, le cui interiora pelose si sono gradualmente diffuse nella stanza, Consul Baehr e Meshie Laâbissi si esibiscono per diverse ore: dormono, cadono nell’apatia, imitano discorsi populisti e pose da youtube, mentre il pubblico è libero di andare e venire.
Latifa Laâbissi, artista francese, realizza opere coreografiche, installazioni, conferenze performate, collaborazioni pluridisciplinari. Mescolando i generi, riflettendo e ridefinendo i formati, Laâbissi fa entrare in scena un fuori campo multiplo, un paesaggio antropologico in cui si affacciano storie, figure e voci. I codici della danza sono disturbati da corpi recalcitranti, storie alternative, montaggi di materiali infiltrati dai segni dei tempi.
figureproject.com
Antonia Baehr è regista, performer, coreografa e film-maker basata a Berlino. Baehr esplora e decostruisce la fiction del quotidiano e del teatro, mappando le forze che ci pressano sotto forma di regole o abitudini. Svela corrispondenze scomode e scuote le categorie: umano/animale, femminile/maschile, vivente/morto. Istituisce strane connessioni -e disconnessioni- in movimento, lavorando su diverse forme di embodiment, come nel progetto Ridere, in cui indossa risate altrui, o Abecedarium Bestiarium in cui presenta relazioni simbiotiche. E’ produttrice dei suoi alter ego: Werner Hirsch danzatore, Henri Fleur musicista e coreografo, Henry Wilt compositore, e Henry Wilde ex-marito ed aspirante compositore di New Music.
www.make-up-productions.net
Nadia Lauro, artista visiva e scenografa francese, ha sviluppato il proprio lavoro plastico in vari contesti, danza contemporanea, architettura del paesaggio, arredo urbano, moda, performance ambientale. Ha creato dispositivi scenografici, installazioni visive, ambienti, azioni e costumi dal forte impatto drammaturgico, generando così nuove modalità di approccio e collaborazione.
www.nadialauro.com
ideazione & interpretazione Antonia Baehr e Latifa Laâbissi
installazione visiva Nadia Lauro
costumi Antonia Baehr, Latifa Laâbissi e Nadia Lauro
direzione tecnica Carola Caggiano
amministrazione Alexandra Wellensiek/make up productions & Fanny Virelizier, Charlotte Cancé/Figure Project
produzione Figure Project/make up productions
coproduzione HAU Hebbel am Ufer Theater (Berlin), Magasin des Horizons (Grenoble), Xing/Live Arts Week VII (Bologna), Festival NEXT
col supporto di Hauptstadtkulturfonds, Senatsverwaltung für Kultur und Europa
diffusione Alexandra Wellensiek/make up productions & Fanny Virelizier, Charlotte Cancé/Figure project
biglietto intero €12
biglietto ridotto per -25 e studenti €5
abbonamento €29
Seconda puntata: Accadimenti e rivelazioni
Raccontandosi madre di un figlio lontano, Semiramide incontra Anna Guidarini (1770-1827), madre di Rossini. La Guidarini, cantante non famosissima ma dotata, indirizzò il figlio allo studio della musica e si esibì con lui ancora bambino. All’arresto del marito Giuseppe, anch’egli suonatore di professione, reo di aver simpatizzato con i giacobini, Anna sostenne la famiglia con risolutezza. Tramite un imponente carteggio seguì sempre, da lontano, il figlio per il quale nutriva, ricambiata, un profondo affetto.
In collaborazione con Opificio d’arte scenica / Testo di Gabriele Duma e Andrea Stanisci / Attrice Antonella Franceschini / Soprano Scilla Cristiano / Pianoforte Francesco Ricci / Scenari sonori Roberto Passuti / Regia di Gabriele Duma
Nell’ambito di LabOratorio di San Filippo Neri | gennaio - giugno 2018
ERNIA live - "Come uccidere un usignolo Tour"
> apertura porte ore 20:30
> open by KNGL Entertainment
Menna Elsayed feat Dj Dima - Novasept Entertainment
> inizio live ore 21:00
> ingresso 12€ + d.d.p
> prevendite TicketOne: https://goo.gl/SVMrFb
> prevendite Boxerticket.it: boxerticket.it/ernia/
> tessera AICS obbligatoria (8€)
Nato a Milano nel 1993, fin dall’età di 12 anni frequenta l’ambiente Hip - Hop underground del capoluogo Lombardo facendosi conoscere per le sue doti di freestyler e partecipando come membro ai progetti deiCollettivi “BONOLA FAM” e “RAZZA A PARTE”. Nel 2007 pubblica giovanissimo il suo primo demo di 7 tracce con diverse collaborazioni.A fine 2010 fonda il gruppo “TROUPE D’ELITE” insieme a Ghali e Maite, con questa formazione pubblica 3 singoli per il web attirando così l’attenzione di Dj Harsh e Guè Pequeno, con questi iniziano a collaborare nella preparazione di un album fino al 2012, anno in cui vengono firmati il contratto con l’etichettaindipendente “TANTA ROBA” e un contratto di collaborazione con Sony Music Italia. Nel Giugno dello stesso anno viene pubblicato un ep intitolato appunto “TROUPE D’ELITE”, che vanta la collaborazione di Don Joe alla produzione in attesa dell’uscita del disco, Nel settembre del 2013 Ernia pubblica da solista un mixtape di 7 tracce curato registrato e mixato da Charlie Charles. A Maggio 2014, dopo aver sciolto il contratto con “TANTA ROBA” , il gruppo pubblica l’ lp“IL MIO GIORNO PREFERITO” anticipato dal singolo/video “MARIA” in collaborazione con Guè Pequeno.Nell’autunno dello stesso anno il gruppo decide di interrompere il progetto, le strade si dividono ed Ernia Decide di prendersi una pausa di riflessione partendo per Londra dove vivrà fino ad Aprile 2015. Nel Febbraio 2016 ritorna sulla scena musicale e si fa notare con una serie di singoli fino alla pubblicazione dell’ep “NO HOOKS”, progetto che raggiunge una buona fetta degli ascoltatori del genere e che viene particolarmente apprezzato da questi. Nel 2017 dopo i singoli “QT” e “FEELING”, che riscuotono un buon successo, e un tour invernale, Ernia si appresta a pubblicare l’album “COME UCCIDERE UN USIGNOLO” in uscita a Giugno
Trappin Bo:
I migliori artisti della scena italiana, in un format unico: Trappin’Bo!
a seguire
AVANZI DI BALERA
Roger Waters – Us + Them tour sarà in Europa e conterrà alcuni tra i migliori capolavori del fenomenale repertorio di Roger Waters. Il titolo prende spunto dal brano del 1974 “Us And Them” dall’album dei Pink Floyd The Dark Side of the Moon. Le sue leggendarie performance live sono rinomate per le immersive esperienze sensoriali.
Il Tour segna il ritorno di Waters in Europa dai tempi di The Wall Live (2010-2013). Lo show prevede canzoni tratte dai più grandi album dei Pink Floyd (The Dark Side of The Moon, The Wall, Animals, Wish You Were Here) più alcuni brani dal suo nuovo album “Is This the Life We Really Want?”.
Biglietti in vendita dalle ore 11 di martedì 3 ottobre su www.dalessandroegalli.com e www.ticketone.it
Sergio Cortés non è il solito trasformista, la sua stupefacente somiglianza fisica e vocale con Michael Jackson lo ha portato ad essere riconosciuto a livello internazionale come il sosia più affermato del grande Re del Pop. Michael Jackson live tribute show è uno spettacolo di oltre due ore che è in grado di far rivivere al pubblico i magici momenti dell'immortale storia musicale del cantante. Una band live e un corpo di ballo animeranno la scena con grandi successi, quali "Dangerous", "Billie Jean", "Thriller", "Smooth Criminal" e "Heal the World"; a non mancare saranno gli effetti scenici e coreografici.
Al forestér è Antonio Cieri: soldato di leva, ferroviere, anarchico, antifascista, morto su una collina spagnola in un giorno di aprile.
Al forestér è la storia di come un ragazzo diventa un uomo.
E di come un uomo diventa un uomo libero.
Una storia che oggi sarebbe eccezionale: la partecipazione da "volontario" alla Grande Guerra, i moti di Ancona, le barricate di Parma, l’esilio in Francia e la guerra civile spagnola, sempre dalla parte degli sconfitti.
Una vita accidentale. Una vita piena di immaginazione e di amore per la vita.
Un uomo che pensava in abruzzese e combatteva per la libertà degli uomini di tutte le lingue. Forestiero dappertutto, a casa in ogni luogo.
di Matteo Bacchini
da un’idea di Savino Paparella
con e regia di Savino Paparella
In occasione della Festa della Liberazione
Ingresso gratuito
Il duo composto da Petra Magoni e Ferruccio Spinetti torna al Teatro Duse di Bologna il 21 aprile per presentare il nuovo album “Leggera”. Dopo il successo di “Little Wonder”, Musica Nuda torna con un disco composto da brani inediti e cantato per la prima volta tutto in italiano. Quella di Bologna è una tappa di un tour che dall’Italia diventerà internazionale toccando anche Francia e Stati Uniti.
Un album che parla di leggerezza, ma nel senso più calviniano del termine. Come diceva lo stesso Calvino, “Bisogna prendere la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore”. Ed è un sentimento che si riverbera in tutti i brani dell’album, dotati come sono di una grazia lieve e di un’eleganza che ricordano la canzone italiana d’autore degli anni Sessanta. Quella stessa grazia che rende unico il duo Musica Nuda, con quella speciale alchimia tra Ferruccio e Petra, quasi fosse una "condizione imprescindibile", come titola un brano del loro album. Due spiriti affini che con la propria musica riescono ancora, oggi come 14 anni fa, a emozionare.
“Leggera” non è solo la celebrazione di un sodalizio artistico più che decennale, ma anche l’espressione più compiuta e matura di un duo di successo da sempre aperto alle collaborazioni.
Le prevendite sono aperte sul sito del teatro Duse.
performance, coproduzione Xing/Live Arts Week
Transambient cryptolombra è il nuovo capitolo di Orphic Exuberance versus Solar Capitalism, un palinsesto di azioni, suoni, testi e gesti provenienti dalla lunga ricerca antropologica di Leandro Nerefuh/Libidiunga Cardoso affiancato da Cecilia Lisa Eliceche e Caetano. Al centro dell’intervento c’è una coppia conflittuale. Il capitalismo solare segna il momento dell’avvenuta colonizzazione del mito cosmologico: moti planetari, metereologici e organici -irradiazione, piogge e coiti- si integrano in un’unica macchina del capitale. Il suo segno è quello dell’ansietà cosmica, il futuro incerto in cui viviamo. L’esuberanza orfica si ricollega al sole come generatore di narrative associate al tropicalismo e rappresenta il desiderio di prendere il sole a mani nude. In questo pastiche cannibalico, Leandro Nerefuh assembla miti Aztechi come il Sesto sole, i filosofemi crepuscolari di Reza Negarestani e Bataille, l’Orfeo Negro, il suprematismo di Vittoria sul Sole, la Città del Sole di Campanella e altre utopie consimili. E’ incarnato davanti al pubblico da avatar e da altre figure in costume ispirate dalla tradizione vernacolare brasiliana.
Leandro Nerefuh/Libidiunga Cardoso è un artista ricercatore il cui lavoro si occupa di traduzioni formali di narrazioni storiche, con particolare interesse per l’America Latina. Attraverso installazioni e mostre, workshop e performance, azioni sonore, sculture pubbliche e esperimenti agit-prop, spesso concepiti per contesti specifici, affronta la questione del retaggio (post)coloniale brasiliano utilizzando materiale storico che traduce in una varietà di forme. Basato a Sum Paulu, in Brasile, ha studiato arti visive al Goldsmiths College di Londra e scienze umanistiche e cultural studies al London Consortium. Dal 2009 ha esposto a livello internazionale in istituzioni come il Museu de Arte Moderna, São Paulo; Zacheta National Gallery, Varsavia; W139, Amsterdam; 30a Biennale di San Paolo; Museo Reina Sofia, Madrid; ICA, Londra; Festival Sesc e Videobrasil, Rio de Janeiro; CCCB, Barcellona; Kunstenfestivaldesarts, Bruxelles; III Aichi Triennale, Toyohashi. Libidiunga è anche co-fondatore di PPUB, un partito politico attivo in Brasile, Paraguay e Uruguay.
www.nerefuh.com.br
Caetano, artista visivo e sonoro di Brasilia, vive e lavora ad Amsterdam. Ha studiato Audio Visual alla Gerrit Rietveld Academie ad Amsterdam e Scienze Informatiche in Brasile. I suoi lavori esplorano il retaggio della cibernetica in relazione ai concetti di automazione e coscienza, tenendo sempre al centro il corpo umano. Dal 2011 ha fatto parte del movimento Radical Software. Nella sua produzione si è interessato di processi di empowerment e decolonizzazione, mostrando la distopia di una società globale che tende al collasso. Il suo lavoro è stato presentato allo STEIM e alla Gerrit Rietveld Academie ad Amsterdam, IMPAKT festival a Utrecht, MediaPrado a Madrid, MEXICO Project Space a Leeds, Showroom Mama a Rotterdam. Caetano ha collaborato con The Pirate Bay al Internet Pavillion alla Biennale Arte di Venezia nel 2009. Ha anche collaborato a progetti interattivi per band come Placebo e istituzioni come il Banff Institute in Canada.
eee.ehcaetano.com
Cecilia Lisa Eliceche è danzatrice, coreografa e sostenitrice della danza. Nata in Argentina, vive a Bruxelles. Nel suo paese ha studiato danza classica e contemporanea e scienze agrarie. In Europa dal 2004, ha studiato danza al PARTS di Bruxelles e al DAS di Amsterdam. Lavora come danzatrice con Eleanor Bauer, Heather Kravas, Claire Croize, Etienne Guilloteau, DD Dorvillier. E’ affascinata dalle infinite potenzialità del corpo e del movimento e concepisce la danza come un luogo per sperimentare e ripensare le nozioni di ‘democrazia’, ‘comunità’ e ‘politico’. Tra le sue opere: Unison, Cow’s Theory, Orpehus. Come alternativa ai processi di creazione tradizionali, ha sviluppato una serie di Dance Concerts e Dance Offerings, in cui esplora temi coreografici, politici, sociali e processuali in forme dinamiche in evoluzione, e format come The Non-Massage Dance e Touching Sessions.
ideazione e performance Libidiunga Cardoso, Caetano, Cecilia Lisa Eliceche
testo e ricerca Leandro Nerefuh
special guest Bartira
costumi (cultura Clovis):
MARINHERIN adattamento dall’orginale ‘Turma os crias’, 2014
MI MAMA ME MIMA adattamento dall’orginale ‘Turma união realengo’, 2016
ENCARNADO RUBRONEGRO design originale Libidiunga Cardoso, 2018
SURRUPIRINHA adattamento da Turma sconosciuto, 2008
coproduzione Kunstenfestivaldesarts (Brussels), Kunstenwerkplaats Pianofabriek (Brussels), wpZimmer (Antwerp)
residency partners Kunstenwerkplaats Pianofabriek (Brussels), wpZimmer (Antwerp), Stuk (Leuven), Nadalokal (Vienna), KVS top (Brussels)
partners presentazioni Centrale Fies, Dro 2017, Xing/Live Arts Week VII, Bologna 2018, Kunstenfestivaldesarts, Brussels 2018
ringraziamenti a kika, gó e maria (a xeretinha), lu mugayar, cidinha, camila prima, aninha, dj vinicius variações, marssares, solo shows, seu hélio (oráculo de realengo)
Lo spettacolo ha una valenza di educazione emotiva: è un teatro partecipato in cui il pubblico è chiamato a sostenere, contenere o comunque interrogarsi sulla propria emotività e sulla propria maschera. Il valore dello spettacolo è racchiuso, senz’altro , nell’ evoluzione e nella crescita dei ragazzi stessi, sia da un punto di vista tecnico sia da un punto di vista di centralità, consapevolezza, apertura relazionale e libertà. Sottopelle è un esempio artistico di libertà, autenticità e apertura verso l’altro. E’ un esempio, un modello di coraggio nel lasciare fluire le emozioni, senza trattenerle. Un aspetto molto attuale, che quotidianamente è difficile lasciarsi trasportare dai propri sentimenti, per paura di un giudizio, di una società che alle volte non ce lo rende spontaneo.
Gli interpreti in scena sono 12 , dall’età compresa tra i 20 e i 30 anni, e raccontano attraverso il movimento con danza street, qualcuno attraverso l’uso della voce, un aspetto intimo di sé: un desiderio, una paura, un ringraziamento, un atto di fiducia, un rumore dentro, un sogno sperato, un desiderio maturato. La purezza e la trasparenza di questa espressione ricca d’arte arriva al cuore del pubblico con semplice e nuda autenticità, a volte scomoda, a volte sofferente, a volte magica e a volte colorata di una naturale comicità.
Biglietti
€ 10 (Intero)
€ 8 (Ridotto con tessera: Coop, Arci, Youngercard, carta doc, AICS, Card Musei Metropolitani)
I Blaus sono una soul-blues-funky cover band bolognese attiva dal 2004. Sin dalla sua fondazione, il gruppo ha rivolto la propria attenzione a classici del soul (Otis Redding, Aretha Franklin, Marvin Gaye, Stevie Wonder, Ray Charles, Jackson Five, Funkadelic) sia ad artisti contemporanei (Jamiroquai, The Commitments, Tower of Power, Amy Winehouse, Joss Stone) e, infine, ad artisti musicalmente distanti dai generi di riferimento, ma re-interpretati in chiave R'n'B (Queen, Maroon 5, Mark Ronson, Aerosmith, Morcheeba). La straordinaria ampiezza di repertorio della band è dovuta al contributo di oltre 40 musicisti che, negli anni, si sono alternati sul palcoscenico. La formazione attuale comprende 11 elementi, di cui 4 cantanti.
Ingresso: 3 euro con TESSERA ARCI 2017/18
A cura di Mercato Sonato
In concerto:
Tribal Noise (ITA - post punk - Spittle Records)
Dopo 35 anni, presentano il loro primo LP, “Città in fiamme 1983 - 1987”: i Tribal Noise tornano nella storica formazione e con le amatissime sonorità dark e new wave, con atmosfere vicine a Joy Division e The Cure.
Record store night
Mercatino di dischi con novità, uscite Spittle Records e usato!
Endo è una danza esplosiva, in tutti i sensi, dove corpi insaziabili e movimenti incongrui danno luogo ad un gioco esuberante con il presente, con un tocco di estasi e intossicazione. Partendo da un approccio coreografico anticonvenzionale e non uniformato, David Wampach si presenta in duo con la sua storica partner, Tamar Shelef, con cui ha portato in scena opere coreografiche lunatiche e sperimentali. Dietro all’esuberanza vitalista di questo lavoro, si nasconde un intrico di riferimenti culturali che narrano la difficile relazione tra corpo ed espressione nelle tecno-società del controllo. Come esplicito omaggio al movimento Gutai e all’endotismo -una corrente estetica nata negli anni ’60 che ha accomunando figure isolate e distanti come Francis Bacon e l’anti-conformista Shūji Terayama nella ricerca di un’integrazione armonica tra strumenti e materia dell’opera- ENDO mette il corpo al centro della performance: è insieme materiale, media, strumento, soggetto e osservatore di uno strano organismo estetico e politico.
David Wampach, coreografo francese, studia prima medicina per appassionarsi in seguito alle arti dal vivo, studiando danza al ex.e.r.ce/CCN Montpellier e al PARTS a Bruxelles. Nel 2001 inizia la carriera produttiva fondando l’associazione Achles. Minimalista e sottilmente grottesco, il suo lavoro rivisita liberamente la storia della danza moderna ed esplora gli stati corporei e i limiti dell’esperienza. La sua rielaborazione radicale dei fondamenti della danza è guidata dal desiderio di staccarsi dal buon senso e dai tabù. Wampach ama le forme ibride, che esplicita in una serie di realizzazioni caratterizzate da continue fluttuazioni: da BASCULE, un trio ipnotico su ritmo metronomico del 2005, ai più recenti CASSETTE (2011), una versione latina dello Schiaccianoci/Casse-noisette, e SACRE, una lettura della Sagra della Primavera per Montpellier Danse Festival. Nel 2012-13, Wampach ha continuato la sua ricerca sui rituali e la trance, girando il cortometraggio RITE e creando il solo TOUR, ritratto visivo e acustico di un essere primitivo invaso dal ritmo respiratorio. Seguono VEINE (2014) per spazi urbani, URGE (2015) su desiderio e cannibalismo, e ENDO(2017).
www.davidwampach.fr
coreografia David Wampach
performer Tamar Shelef, David Wampach
lavoro visivo Rachel Garcia
riflessioni drammaturgiche Marie Orts
consulenza artistica Dalila Khatir, Christian Ubl
luci Nicolas Boudier
suono Gaspard Guilbert
musiche Nisennenmondai, Tout Est Beau/Erwan Ha Kyoon Larcher
stage manager Jean-Marc Ségalen
si ringrazia Sabine Seifert, Marjorie Potiron, Maxime Guillon-Roi-Sans-Sac, Anaïs Malaret
management Antoine Billet
produzione esecutiva Association Achles
coproduzione Uzès Danse CDC, Festival Montpellier Danse 2017, Centre Chorégraphique National de Tours
col sostegno di Le Parvis Scène Nationale Tarbes Pyrénées, L’échangeur CDCN Hauts-de-France, CND – un centre d’art pour la danse, Tanzhaus Zürich, Villa Kujoyama Kyoto, Saison Foundation Tokyo, Agenzia Governativa Affari Esteri del Giappone
"Nella livida fotografia di Rainer Klausmann e sul rock intriso di tristezza di Joshua Homme, Akin gioca una regia di calibrata essenzialità" (Alessandra Levantesi) nel seguire la parabola Katja, madre e moglie prima straziata e poi ossessivamente vendicativa, dopo che un'attentato di probabile matrice xenofoba le ha portato via il marito Nuri (curdo, precedenti per spaccio) e il figlioletto. Il regista di Soul Kitchen e La sposa turca conferma la sua abilità nel lambire i generi - dal mélo multietcnico al poliziesco, al dramma processuale, fino al thriller - per entrare a piè pari nell'attualissimo dibattito su integrazione e recrudescenza di pulsioni neonaziste.
Rational Tangles For Nord Micro Modular è il nome delle strutture sonore composte da Rian Treanor per gli spazi della Ex GAM. In questa occasione Treanor interpreta la computer music con un’insolita morbidezza, analogica e umanistica. Esplorando l’anti-simmetria, la modulazione di pattern e una sintesi digitale obliqua, forza i contrasti dinamici dando luogo a involucri sempre mutevoli in uno spazio sonoro anti-evocativo.
Rian Treanor è un artista e produttore inglese. La sua pratica sonora, all’intersezione tra club culture, arte sperimentale e computer music, intreccia un mondo di componenti musicali fratturate, tra garage iper-cromatico e footwork puntillista. Treanor è una nuova voce nella musica underground britannica. Dopo i primi album A Rational Tangle e Pattern Damage pubblicati per The Death of Rave, Arcola, la sub-label della Warp che si occupa dei contenuti più rari, nel 2018 pubblica Contraposition. Treanor ha suonato al centro d’arte contemporanea GES-2 a Mosca, Irish Museum of Modern Art Dublin, Berghain Berlin, OHM Berlin, Cafe OTO London, Glasgow Centre for Contemporary Arts, Empty Gallery Hong Kong, Summerhall Edinburgh, ed è stato in residenza al yU+co [lab] di Hong Kong e Counterflows in India.
www.riantreanor.com
sound performance
COMMONEXTRACT è una nuova sound performance di Hannah Sawtell per Live Arts Week. Una cascata di granuli sonori e luminosi techno-not-techno, come a rendere percepibili le dinamiche di interazione iperveloci, in un paesaggio congelato e stralunante. Il lavoro digitale della marxist-millenial Hannah Sawtell è in fondo abitato da quella solitudine unica del XXI secolo. Formatasi a fine anni ’80 nella scena elettronica e techno di Detroit e dei rave di Manchester e Londra, ha maturato un proprio segno in cui i flussi binari di suono e luce diventano fluidi e rarefatti.
Hannah Sawtell, artista multidisciplinare londinese, si muove tra digital media, design, video e suono, realizzando installazioni, live performance, pubblicazioni e trasmissioni radiofoniche. Sawtell attraversa questi media partendo da una analisi delle dinamiche di interazione tra spazio locale e globale, elaborando un repertorio proprio costituito da materiali contemporanei e superfici molteplici prelevate dal complesso di una cultura accelerata e iper-proliferante. Il lavoro di Sawtell è stato presentato a livello internazionale all’ICA, London; New Museum, New York; Kunsthalle, Bergen; Site, Sheffield; Focal Point, Southend-on-sea, Ullens center for contemporary art, Beijing. Tra le sue performance live più recenti: Geometry Of Now festival, Mosca; Corsica studios, London; White Hotel, Manchester; Tramway, Glasgow. A Detroit ha curato la label Planet E.
Il Museo Ebraico di Bologna in occasione dei 40 anni di attività del Beit Hatfutsot di Tel Aviv - Museo del Popolo Ebraico e dei 70 anni dalla fondazione dello Stato di Israele, apre nei suoi spazi espositivi una speciale mostra fotografica dal titolo Celebrating Israel 70
La mostra raccoglie una selezione dei momenti più rappresentativi di quella grande impresa che fu la nascita dello Stato di Israele, vista attraverso gli occhi del suo popolo. Particolare risalto viene dato alle esperienze degli ebrei di tutto il mondo che sono fuggiti dall’odio e dalla paura per vivere liberamente in uno stato ebraico.
Sono raffigurati i nuovi cittadini che fecero l’Aliyah - immigrazione verso Israele; letteralmente "salita" - verso il giovane stato. Le loro battaglie e i loro trionfi evidenziano come questi immigrati abbiano superato le difficoltà di governare un nuovo stato con pochissime risorse.
Le foto in mostra sono tratte dalla collezione The Bernard H. and Miriam Oster Visual Documentation Center, Beit Hatfutsot, The Museum of the Jewish People, Tel Aviv
19 aprile h 17.30 visita guidata alla mostra con Ines Miriam Marach, Presidente ADEI WIZO Bologna. La Partecipazione è libera.
La necessità di liberare alcune sale delle Collezioni Comunali d’Arte, per facilitare i lavori che interessano una parte del coperto di Palazzo d’Accursio, ha offerto la possibilità di proporre ai visitatori un nuovo allestimento delle opere e accostamenti diversi rispetto a quelli che si possono ammirare abitualmente in museo.
La mostra espone oltre 150 opere del museo, alcune delle quali solitamente conservate in deposito. Si avvale inoltre di alcuni prestiti dal Museo Civico Archeologico, dal Museo Civico Medievale e dal MAMbo.
Nella Sala Urbana sono esposti i dipinti del Settecento, abitualmente divisi tra la Galleria Vidoniana e le sale 8 e 9. Il percorso continua nelle sale 14, 15 e 16 (Boschereccia), dove si è ricostruito un itinerario dedicato all’evoluzione del paesaggio tra il XVIII e l’inizio del XIX secolo e in cui si può
ammirare l’Apollino di Antonio Canova. Nella sala 18 è stato ricollocato il primo salottino barocco dell’ala Rusconi e da qui si raggiungono tre sale (23, 24, 25) che reinseriscono nel percorso delle Collezioni Comunali d’Arte spazi un tempo ad esse destinati e che, costeggiando il cortile d’onore del Palazzo, riconducono nella Sala Farnese.
L’allestimento evoca le suggestioni delle antiche quadrerie dei palazzi bolognesi, in cui i dipinti si rincorrono l’uno con l’altro sulle pareti, raccontando ognuno la sua storia e contemporaneamente suggerendo nuove chiavi di lettura per le opere vicine.
dal martedì alla domenica: h 10 > 18.30
Chiuso lunedì non festivi e 1° maggio
Ingresso biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
14 aprile h 10.30, 27 aprile h 17, 15 maggio h 17, 26 maggio h 10.30, 16 giugno h 17, 26 giugno h 17
La mostra, promossa da Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le Province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara in collaborazione con Istituzione Bologna Musei | Musei Civici d'Arte Antica, intende offrire una panoramica del territorio regionale attraverso quasi un millennio di storia, dalla Tardantichità (IV-V secolo) al Medioevo (inizi del Trecento). L’Emilia-Romagna, infatti, fornisce una prospettiva di ricerca privilegiata per la comprensione di fenomeni complessi che investono non solo gli aspetti politici, sociali ed economici, ma la stessa identità culturale del mondo classico nella delicata fase di passaggio al Medioevo.
La mostra, a cura di Sauro Gelichi (Professore Ordinario di Archeologia Medievale, Dipartimento Studi Umanistici, Università Ca’ Foscari Venezia) e di Luigi Malnati (Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le Province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara), si inserisce nell’ambito del progetto 2200 anni lungo la Via Emilia, il programma culturale organizzato in occasione della ricorrenza dei 2200 anni dalla fondazione romana di Modena, Parma e Reggio Emilia.
Ingresso biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
“Tutte le mie opere hanno una stretta relazione con la realtà che mi circonda”.
Si racconta così Zhang Dali, uno dei più noti artisti cinesi contemporanei, a cui Fondazione Carisbo e Genus Bononiae – Musei nella Città dedicano questa mostra a Palazzo Fava.
Pittore, scultore, performer, fotografo, Zhang Dali è definito street artist per l’irriducibile volontà di cercare un dialogo con tutti gli elementi che permeano lo spazio urbano.
A Bologna, dove ha vissuto dall’89 al ’95 dopo la protesta di piazza Tienanmen, scoprì la graffiti art, forma artistica che portò poi in Cina diventatone il precursore. La sua arte racconta, attraverso un dialogo con la città e con i suoi abitanti, la trasformazione storica, sociale ed economica della Cina degli ultimi trent’anni. I suoi lavori, esposti nelle più importanti gallerie e musei del mondo, sono frutto di uno sguardo profondamente umano.
Nove le sezioni in cui sono raggruppate le 220 opere tra sculture, dipinti, fotografie e installazioni, che spaziano nella sua imponente produzione artistica.
Orari
Martedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì, Sabato, Domenica: 10-20
Card Musei Metropolitani Bologna: biglietto € 5 invece di € 10
I biglietti delle mostre con la riduzione Card Musei non possono essere acquistati online: vanno comprati direttamente presso le sedi delle mostre.
Una maratona jazz da guinness: quasi cento giorni di programmazione con oltre 65 concerti che coinvolgono più di 500 artisti. Questo è l’identikit di Crossroads, il festival itinerante in tutta l’Emilia-Romagna, la cui diciannovesima edizione sarà on the road dal 24 febbraio sino all’1 giugno. Una giostra in continuo movimento: un po’ ruota panoramica sugli stili musicali (predomina il jazz, ma lo sguardo è sempre aperto sulle più varie musiche improvvisate, le contaminazioni etniche o elettroniche), un po’ montagne russe lungo le strade emiliane (il festival transita in una ventina di città, percorrendo migliaia di chilometri dalla prima all’ultima tappa).
Emblema della voracità stilistica della kermesse sarà la presenza di Cory Henry & The Funk Apostles: una miscela di gospel, funk, fusion, un vorticoso pianeta appartenente alla galassia Snarky Puppy (Bologna, Estragon Club, 27 aprile).
Crossroads 2018 è organizzato da Jazz Network in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e numerose altre istituzioni.
Uno dei tratti distintivi di Crossroads sono le residenze d’artista: da tempo, i tre big italiani della tromba jazz, Paolo Fresu, Enrico Rava e Fabrizio Bosso, sono stati ‘adottati’ dal festival, e vi prendono parte tornando in più occasioni con gruppi sempre diversi, comprese produzioni originali e progetti di raro ascolto. A loro quest’anno si aggiunge un quarto artist in residence, il pianista Danilo Rea.
Tutto il programma qui
A partire da febbraio 2018 saranno disponibili posti riservati agli abbonati Card Musei Metropolitani per visite guidate agli scavi archeologici sotto la Piazza Coperta di Salaborsa.
Un bibliotecario accompagnerà i partecipanti alla scoperta degli scavi percorrendo un itinerario nel cuore della città attraverso secoli di storia. Si potranno ammirare i resti della basilica civile di Bononia, le fondamenta delle case medievali dell’area di palazzo d’Accursio e le vestigia dell’Orto Botanico del naturalista Ulisse Aldrovandi.
Il ritrovo per le visite è davanti all’entrata degli scavi, al piano interrato. È richiesta un’offerta libera per il sostegno delle spese.
Prenota qui la tua visita guidata scegliendo una data fra quelle elencate.
sab 10 feb 2018 ore 17:15
gio 15 feb 2018 ore 17:15
sab 24 feb 2018 ore 10:15
gio 01 mar 2018 ore 17:15
sab 10 mar 2018 ore 17:15
gio 15 mar 2018 ore 17:15
sab 24 mar 2018 ore 10:15
gio 29 mar 2018 ore 17:15
sab 07 apr 2018 ore 17:15
gio 12 apr 2018 ore 17:15
sab 21 apr 2018 ore 10:15
gio 26 apr 2018 ore 17:15
Al MIC - Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza prosegue fino al 3 giugno la mostra “Lenci. Collezione Giuseppe e Gabriella Ferrero" a cura di Valerio Terraroli e Claudia Casali. In mostra 150 sculture d'arredo provenienti dalla Collezione Giuseppe e Gabriella Ferrero, la più importante e ricca collezione dedicata alla storica manifattura torinese, a cui si aggiungono, per un confronto, alcuni esemplari della Manifattura Essevi. Tra moda, costume e bon ton, le sculture raccontano il gusto della classe borghese tra i 1927 e il 1937.
Fino al 3 giugno, ogni domenica alle 10.30, si potrà usufruire di una visita guidata gratuita (inclusa nel prezzo del biglietto di ingresso).
Biglietto: intero 10€, ridotto 7€ per gli abbonati Card Musei Metropolitani
Info e prenotazioni: 0546 697311, info@micfaenza.org
Una straordinaria mostra dedicata a Vivian Maier, una delle fotografe più apprezzate di questo secolo. L’esposizione è stata realizzata da Palazzo Pallavicini con la curatela di Anne Morin di DiChroma Photography sulla base delle foto dell’archivio Maloof Collection e della Howard Greendberg Gallery di New York.
La mostra offrirà ai visitatori un eccezionale percorso espositivo diviso in differenti sezioni tematiche, affrontando tutti gli argomenti che la Maier sentiva più cari e vicini: infanzia, autoritratti, ritratti, vita di strada, forme e colore. La curatrice, in occasione dell’esposizione, ha eseguito una selezione molto accurata delle migliaia di fotografie a disposizione; verranno, infatti, presentate ben 120 fotografie in bianco e nero, di cui 10 in grande formato, 90 di formato medio più una meravigliosa sezione di 20 foto a colori relativa alla produzione degli anni Settanta dell’artista.
Il lavoro di Vivian Maier (1926-2009) è rimasto nell’ombra fino al 2007, quando John Maloof, figlio di un rigattiere, acquista un box a un’asta. Dalla scatola emergono effetti personali femminili di ogni genere appartenenti a una donna, Vivian Maier, il contenuto del cui magazzino è stato messo all'asta a causa di ritardi nel pagamento dell’affitto. Tra questi oggetti emerge anche una cassa contenente centinaia di negativi e rullini, tutti ancora da sviluppare. Dopo averne stampati alcuni ed averli mostrati in giro, Maloof si rende conto dell’immenso tesoro che ha tra le mani e, grazie alla sua intuizione ed accurata divulgazione, porta in breve tempo questa fotografa sconosciuta a essere apprezzata e affermata a livello mondiale.
“Nessuno è eterno, bisogna lasciare il posto agli altri, è un ciclo. Abbiamo tempo fino alla fine e poi un altro prenderà il nostro posto. E’ tempo di chiudere e tornare al lavoro.”
Vivian Maier
Ingresso ridotto per gli abbonati Card Musei Metropolitani Bologna: 9 € anziché 13 €
I biglietti delle mostre con la riduzione Card Musei non possono essere acquistati online: vanno comprati direttamente presso le sedi delle mostre.
Aperto da giovedì a domenica dalle 11.00 alle 20.00
Aperture festività: 1 e 2 aprile, 25 aprile, 1 maggio 2018
Chiuso il lunedì, martedì e mercoledì.
La biglietteria chiude 1h prima (ore 19 ultimo ingresso)
La Fondazione MAST presenta la mostra dei finalisti del concorso GD4PhotoArt che dal 2018 diventa MAST FOUNDATION FOR PHOTOGRAPHY GRANT on Industry and Work.
La selezione biennale di giovani fotografi, promossa dal MAST, ha lo scopo di documentare e sostenere l’attività di ricerca sull’immagine dell’industria, le trasformazioni che questa induce nella società e nel territorio, il ruolo del lavoro per lo sviluppo economico e produttivo. Giunto quest’anno alla quinta edizione, il concorso è nato per promuovere l’attività fotografica delle nuove generazioni di artisti.
La mostra espone i progetti realizzati appositamente per il concorso dai quattro finalisti: Mari Bastashevski (Danimarca-Russia), Sara Cwynar (Canada), Sohei Nishino (Giappone) e Cristobal Olivares (Cile). Il vincitore sarà annunciato il 31 gennaio in occasione dell’inaugurazione dell’esposizione, curata da Urs Stahel.
Orari di apertura
martedì - domenica 10.00 - 19.00
Evento collegato alla mostra L'eterno e il tempo tra Michelangelo e Caravaggio, Forlì, Musei San Domenico
La mostra di Forlì metterà in scena il fascino di un secolo compreso tra il superbo tramonto dell’ultimo Rinascimento e i nuovi orizzonti dell’età barocca.
Questo tema, sviluppato nell'esposizione in chiave nazionale, trova un naturale approfondimento per il versante bolognese all'interno delle sale dei manieristi e dei Carracci della Pinacoteca Nazionale di Bologna.
In Pinacoteca sono infatti esposti alcuni dei dipinti più significativi di quel rinnovamento della pittura portato avanti dai Carracci con la loro Accademia degli Incamminati che aprì, dopo la fase ricercata e intellettuale del manierismo, allo studio dal vero e a una nuova sensibilità nei confronti della natura. A fianco di capolavori normalmente qui esposti quali l'Assunta di Annibale, la Pala Bargellini di Ludovico o la Comunione di San Gerolamo di Agostino, verranno presentate per l'occasione due tele di Ludovico Carracci, realizzate per la Certosa di Bologna in genere conservate nei depositi: la Coronazione di spine e la Flagellazione.
La mostra di Forlì e la Pinacoteca dialogheranno così in maniera complementare, sottolineando il ruolo centrale di Bologna nei confronti del rinnovamento artistico, nella pittura italiana ed europea tra Cinque e Seicento.
Ingresso con biglietto della Pinacoteca.
Gratuito per gli abbonati Card Musei Metropolitani
A chi si presenterà al Museo con il biglietto della mostra di Forlì verrà rilasciato il biglietto ridotto (e viceversa).
Nei decenni 1920-1950 Bologna è un centro di importanza nazionale in ambito motociclistico: unico per la concentrazione di piccole e medie aziende produttrici di moto finite ed un numero ancora maggiore in grado di fornire tutto ciò che serve per assemblare qualsiasi motociclo.
In quegli stessi anni si situa l’avventurosa storia della C.M, non dissimile da quella di molte aziende bolognesi.
L’esposizione presenta 15 motociclette degli anni 1930-1950, tra i più importanti modelli realizzati dalla C.M e tra i più significativi esemplari presenti nelle collezioni di Piemonte, Lombardia, Veneto e Emilia-Romagna.
Un ricco apparato di immagini fotografiche e di cataloghi, in gran parte inedito, sarà visibile in tre proiezioni su schermo e a video.
In concomitanza con l’inaugurazione della mostra viene presentato il volume di Enrico Ruffini e Antonio Campigotto, edito da Giorgio Nada Editore, dedicato alla storia della C.M, alle figure dei fondatori e dei prestigiosi tecnici che con essa collaborarono, a tutti i modelli prodotti, alle gare in cui le sue moto si distinsero.
Ingresso biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
La retrospettiva illustra, con fotografie e video, il resoconto delle dieci tappe, iniziate nel 2015, del progetto artistico internazionale che la compagnia ha presentato in diverse città del Mediterraneo: Bologna (I e IV azione), Liserna, Palermo, Granollers, Napoli, Marsiglia, Tirana, Malaga, Nicosia.
La prospettiva dei vinti arriva al pubblico grazie al linguaggio visivo e corporeo dei protagonisti e tramite la costruzione scenica della struttura che li avvolge. Legno, corde, fili rossi, libri e ritmicità corporea sono gli elementi che hanno attraversato le differenti azioni di ECUBA. In questo progetto il gesto sovrasta le parole e lascia intravedere l’apertura a nuove fessure, spiragli, desideri che nascono dall’accettazione della sconfitta stessa. Un excursus che documenta il lavoro svolto negli anni da Laminarie e la sua connessione con il territorio in cui è ospite, rimarcando la continua vocazione a pratiche di “ravvicinamento”, di ascolto del contesto, di coinvolgimento e promozione di pubblici diversi.
Interverranno Mario Carlini - fotografo, curatore della mostra in collaborazione con LAMINARIE - Gerardo Guccini - Docente Università di Bologna - e Febo Del Zozzo - regista e ideatore del progetto ECUBA porti e periferie del Mediterraneo. Si discuterà attorno alla figura di Ecuba da un punto di vista visivo, accademico, storico e drammaturgico indagando le sfaccettature emotive che collegano il dramma della regina di Troia alla contemporaneità, entrando poi nel vivo del racconto del progetto e della sua evoluzione in questi tre anni, dal 2015 al 2017.
La nuova mostra al museo San Domenico di Forlì mette in scena tutto il fascino dell'arte nel secolo compreso fra un superbo tramonto, l’ultimo Rinascimento, e un nuovo luminoso orizzonte, l’età barocca.
Il periodo che intercorre tra il compimento del Giudizio Universale di Michelangelo nella Cappella Sistina (1541) e la breve affermazione a Roma di Michelangelo Merisi da Caravaggio è per la storia dell’arte uno dei più avvincenti e stimolanti.
Dall’ultimo Michelangelo a Caravaggio l’esposizione forlivese tesse un filo estetico di rimandi unici che illustra la nascita dell’età moderna. Un percorso spettacolare che mostra i capolavori di tutti i più grandi artisti del Cinquecento.
Orari
Da martedì a venerdì: 9.30 - 19.00
sabato, domenica, giorni festivi: 9.30 - 20.00
La biglietteria chiude un’ora prima
Lunedì chiuso.
2, 23 e 30 aprile apertura straordinaria
Prezzi
Intero € 12,00
Ridotto € 10,00
Per abbonati Card Musei Metropolitani, gruppi superiori alle 15 unità, minori di 18 e maggiori di 65 anni, titolari di apposite convenzioni, studenti universitari con tesserino, visitatori con biglietto della mostra I Carracci tra natura e storia di Bologna.
Attenzione: I biglietti delle mostre con la riduzione Card Musei non possono essere acquistati online: vanno comprati direttamente presso le sedi delle mostre.
L’installazione rientra nell’ambito del Progetto Voci 2018 - LA LEGISLAZIONE RAZZISTA IN ITALIA. 2018/1938. DOPO L’ABROGAZIONE, è realizzata dalle scenografe Irene Ferrari e Federica Bini con un gruppo di studenti dell'ISART di Bologna, e raccoglie materiali d'archivio e scritture prodotte nei laboratori del progetto VOCI 2018.
L’installazione si svilupperà in tre momenti:
Dal 21 febbraio - prima stanza: “Occultamenti mascherati”
Dal 19 marzo - seconda stanza: “Adesso, che cosa vogliono? Che cosa pretendono?”
Dal 9 aprile - terza stanza: “Occultamenti velati”
VOCI è un progetto di educazione permanente a cura del Teatro del Pratello, Istituto per la Storia e le Memorie del '900, Università Primo Levi, del Conservatorio di Musica Giovan Battista Martini, in collaborazione con la Comunità Ebraica di Bologna, Teatro Arena del Sole Bologna e Radio Città Fujiko. VOCI pone al centro l’incontro tra generazioni diverse, attraverso la storia, la scrittura, la narrazione, la musica, il teatro. I contenuti del progetto riguardano temi fondamentali della storia del ‘900, per realizzare dei percorsi “di fare memoria attiva” per uscire dalle retoriche, che tendono a ossificare, banalizzare o finalizzare la memoria.
Ogni anno il progetto affronta avvenimenti storici determinati, secondo un percorso a tappe successive che conduce alla realizzazione di un evento conclusivo. L’obiettivo primario è quello di affrontare la complessità della storia e della trasmissione della memoria di generazione in generazione; lavorare sugli stereotipi e sui pregiudizi che ricoprono i fatti storici, rendendoli sempre meno fruibili nel presente. Il tema del progetto 2018, dal titolo LA LEGISLAZIONE RAZZISTA IN ITALIA. 2018/1938. DOPO L’ABROGAZIONE, è quello della istituzione delle cosiddette Leggi razziali in Italia nel 1938, di cui ricorre l’ottantesimo anniversario. L’attenzione, però, sarà posta principalmente sul periodo successivo alla abrogazione di tali leggi, negli anni dopo la fine della guerra sino ad oggi.
Il progetto si conclude ogni anno con uno spettacolo per il 25 Aprile, che quest'anno si svolgerà nella Sinagoga di Bologna e nelle strade adiacenti: via De' Gombruti e via Finzi.
Le prossime tappe del progetto:
Radi(o)azioni.
Il progetto prevede un ciclo di trasmissioni in onda su Radio Città Fujiko ogni venerdì alle 18.00, a partire dal 16 marzo fino al 20 aprile.
Evento finale:
Il Teatro del Pratello cerca 250 cittadini di ogni età per partecipare come figuranti all’evento conclusivo del progetto VOCI 2018 che si terrà presso la Sinagoga di Bologna e nelle adiacenti via Finzi e via De' Gombruti il 25 aprile 2018. Per iscriversi al laboratorio teatrale di preparazione inviare una mail a info@teatrodelpratello.it
L’installazione è visitabile negli orari di apertura del teatro
Il progetto è sostenuto da Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Regione Emilia Romagna e rientra tra le attività in Convenzione con il Comune di Bologna
La mostra si trova tra nel corridoio fra il Cortile d'Onore e il Cortile del Pozzo Guido Fanti.
Una selezione di 40 fotografie d'autore per raccontare il rapporto tra Lucio Dalla e la sua città: concerti, momenti ufficiali, partite di calcio, ma anche passeggiate e incontri intorno a un tavolo, per rivivere una storia che ha plasmato l'identità di Bologna. Gli scatti di Walter Breveglieri, Piero Casadei, Paolo Ferrari, Luciano Nadalini, Michele Nucci, Alessandro Ruggeri, Luca Villani e altri saranno esposti nelle bacheche tra i due Cortili del Comune a partire dal primo marzo, data di anniversario della morte di Dalla.
La mostra è realizzata dalla Cineteca di Bologna nell'ambito delle attività di Bologna Città Creativa della Musica UNESCO, con il supporto di UFO, Unione Fotografi Organizzati, degli autori delle fotografie e di Coop Alleanza 3.0.
Orari apertura mostra: dalle 8 alle 19.
In concomitanza con la chiusura per lavori strutturali del primo piano, il museo offre un appuntamento fisso, tutti i giovedì non festivi fino dal 1° marzo al 31 maggio, alle h 17.
Dal 15 marzo le visite guidate si svolgeranno all’interno della mostra Ritratti di famiglia. Personaggi, oggetti, storie del Museo Civico fra Bologna, l'Italia, l'Europa.
Un’archeologa dello staff vi aspetta nell’atrio per svelare in quindici minuti una pagina inedita di quel grande libro di Storie che è il museo.
> giovedì 1 marzo: I vasi canopi di Amenudjsu con Daniela Picchi.
> giovedì 8 marzo: Il cofanetto porta-ushabti di Tjauenhuy con Daniela Picchi.
> giovedì 15 marzo: La statua votiva in terracotta di Luigi Ferdinando Marsili con Federica Guidi.
> giovedì 22 marzo: Il manico di strigile di Giacomo Biancani Tazzi con Anna Dore.
> giovedì 29 marzo: La testa dell'Athena Lemnia di Pelagio Palagi con Federica Guidi.
> giovedì 5 aprile: Lo stipo-medagliere da viaggio di Papa Benedetto XIV con Paola Giovetti.
> giovedì 12 aprile: Le tavolette "preistoriche" di Giovanni Capellini con Laura Minarini.
> giovedì 19 aprile: Il manico di strigile etrusco e Giacomo Biancani Tazzi con Anna Dore
> giovedì 26 aprile: La tomba gallica Benacci 953 ed Edoardo Brizio con Laura Minarini
> giovedì 3 maggio: La mummia nera e papa Benedetto XIV con Daniela Picchi
> giovedì 10 maggio: La situla della certosa e Antonio Zannoni con Marinella Marchesi
> giovedì 17 maggio: La "patera cospiana" e Filippo Schiassi con Anna Dore
> giovedì 24 maggio: La "stele Rix" e Pericle Ducati con Marinella Marchesi
> giovedì 31 maggio: L'ossuario biconico dalla necropoli di San Vitale e Gherardo Ghirardini con Laura Bentini
Ingresso biglietto ridotto museo (€ 3,00)
Una splendida scultura di Alessandro Algardi è ospite del Museo Civico Medievale, in un rapporto di scambio in collaborazione con la Galleria Borghese di Roma.
Si tratta dell’Allegoria del Sonno, scolpita da Algardi nel 1635 per Marcantonio Borghese e conservata presso il museo romano.
La scultura, in marmo nero di Fiandra o Pietra di paragone, è un vero tour de force tecnico, con cui l’artista dimostrò, secondo i biografi, la sua straordinaria capacità di lavorare la pietra, mettendo a tacere i detrattori, che lo volevano capace solo di modellare stucco, terracotta e cera.
Il soggetto è un piccolo genio dalle ali di farfalla che riposa disteso, in una posa estremamente naturale. I capelli ricciuti si mescolano alle capsule e alle foglie di papavero, pianta dalle proprietà ipnotiche, della corona che porta sul capo e accanto a lui dorme un ghiro, animale notoriamente amante del sonno. Il trattamento del marmo è magistrale, nel contrasto tra la superficie liscia, quasi lucente del corpo polito e il terreno su cui poggia il dormiente, scabro e opaco, nella resa della pelliccia del piccolo animale addormentato accanto al putto e nella grazia spontanea del volto dalle labbra dischiuse, dalle palpebre appena abbassate dove pare di poter scorgere le ciglia.
L’opera verrà esposta accanto a uno della collezione permanente del museo, il San Michele Arcangelo in bronzo, opera della stesso Algardi.
Ingresso biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
11 marzo h 16.30, 18 marzo h 10.30, 22 aprile h 16.30, 13 maggio h 16.30, 26 maggio h 16.30, 10 giugno h 16.30
> giovedì 22 marzo h 16
Oratorio di Santa Maria della Vita e Museo Medievale
A cura di Silvia Massari.
> giovedì 19 aprile h 16
Museo Davia Bargellini e Museo Medievale
A cura di Paolo Cova.
> giovedì 17 maggio h 16
chiesa di San Paolo Maggiore e Museo Medievale
A cura di Antonella Mampieri.
Palazzo dei Diamanti di Ferrara ospita i protagonisti della scena artistica fra Otto e Novecento, dai maestri del simbolismo e divisionismo, come Segantini, Previati, Pellizza, a quelli dell’avanguardia futurista, Balla, Carrà e Boccioni, per raccontare un affascinante viaggio nei territori dell’anima fin de siècle.
La mostra Stati d’animo. Arte e psiche tra Previati e Boccioni pone al centro del discorso critico la nascita e lo sviluppo della poetica degli stati d’animo. Attraverso un racconto tematico, scandito dal susseguirsi di sezioni dedicate ai differenti stati d’animo, dipinti, sculture, opere su carta e fotografie di autori italiani dialogheranno con alcuni capolavori del simbolismo europeo e con testimonianze della temperie scientifica e culturale degli anni a cavallo tra i due secoli, per evidenziare uno dei più significativi apporti degli italiani all’arte moderna. Grazie al sostegno di grandi musei europei e americani e collezionisti privati è stato possibile ottenere prestiti del tutto eccezionali, dalla Beata Beatrix di Dante Gabriel Rossetti delle National Galleries of Scotland al Fugit Amor del Musée Rodin, dal pellizziano Ricordo di un dolore della Carrara alla Risata di Boccioni proveniente dal MoMA, e raggiungere l’obiettivo ambizioso di rileggere da un punto di vista inedito quel cruciale passaggio di secolo.
Mostra a cura di Chiara Vorrasi, Fernando Mazzocca e Maria Grazia Messina. Organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dalle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara.
Per gli abbonati Card Musei Metropolitani ingresso ridotto al prezzo speciale di 11€ invece che 13€
I biglietti delle mostre con la riduzione Card Musei non possono essere acquistati online: vanno comprati direttamente presso le sedi delle mostre.
Aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00
Aperto anche Pasqua, Lunedì dell’Angelo, 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno
Aperture serali straordinarie
31 marzo, 1 e 28 aprile aperto fino alle 22.30
19 maggio aperto fino a mezzanotte
1, 8, 9 e 10 giugno aperto fino alle 22.30
Informazioni e prenotazioni
tel. 0532 244949 | diamanti@comune.fe.it
U-Lab è un laboratorio di pratiche partecipative dedicato alla Zona Universitaria, finanziato dal Progetto ROCK (Regeneration and Optimization of Cultural heritage in Knowledge and creative) che da marzo a maggio 2018 ha in programma oltre 60 eventi coinvolgendo i principali spazi pubblici, il Teatro Comunale e il Sistema Museale d’Ateneo.
L’archeologia, la danza, il ballo popolare, il teatro, la lettura, la fotografia, l’ambiente, il ciclismo, l’economia, le nuove tecnologie, il patrimonio culturale, le differenze di genere, l’opera lirica, la mediazione e altri ancora sono i temi al centro delle iniziative: attività sperimentali e azioni di animazione del territorio selezionate attraverso un bando per coinvolgere e valorizzare la comunità e per cambiare il modo in cui si vive e ci si prende cura dell’area.
Programma curato insieme a: Associazione il Giardino del Guasto, Associazione Malippo, Associazione Manimotò, Associazione Orlando, Associazione Salvaiciclisti Bologna e Velostazione Dynamo, Associazione Via Petroni e Dintorni, Ateliersi, Culturit Bologna, Kilowatt, La Nottola, Leila Bologna, Libera Bologna, MUVet e Unione Italiana Cechi Bologna, Open Group Onlus, OpenHistoryMap e un gruppo informale di studenti, residenti e commercianti
Queste attività sono in sinergia con gli eventi di Fondazione Gramsci, Serendippo, Scuderia Urban Coolab e altri enti e associazioni attivi nell’area.
The Restoration Will è il titolo della mostra di Mayumi Suzuki ma è anche, e soprattutto, il titolo del primo libro della fotografa giapponese, pubblicato a fine 2017 da ceiba editions con il supporto di Photolux Festival e di Grafiche dell’Artiere.
Il lavoro di Mayumi inizia nel 2011, in seguito ad un episodio che ha investito tragicamente la sua vita e quella di moltissimi connazionali: lo tsunami, il più potente mai misurato nel paese, che si è generato in seguito al terremoto avvenuto al largo della costa della regione di Tōhoku, nel Giappone settentrionale, l'11 marzo 2011. La città natale di Mayumi, Onagawa, è stata distrutta e così anche la casa dei suoi genitori, che era allo stesso tempo la sede dello studio fotografico dei genitori, un luogo quasi magico in cui Mayumi è cresciuta e grazie a cui ha deciso in età adulta di intraprendere studi di fotografia a Tokyo e diventare lì una fotografa. Entrambi i genitori di Mayumi sono risultati tra le migliaia di dispersi della piccola città di pescatori e di loro non si è più avuta traccia. Qualche settimana dopo il disastro, Mayumi torna a Onagawa e al posto della casa-studio in cui è cresciuta trova solo macerie. Solo la camera oscura dello studio è ancora in qualche modo fruibile, e camminando tra i resti della stanza Mayumi trova la macchina fotografia del padre, alcuni suoi obiettivi, un suo portfolio e un album di famiglia, il tutto ricoperto da fango, sabbia e acqua marina. Da quel momento, la fotografa decide di iniziare un progetto artistico come tributo alla perdita della famiglia e a tutti gli abitanti della città colpita e per dare un’opportunità ai defunti di parlare un’ultima volta.
Mayumi Suzuki sarà ospite di Spazio Labo' in occasione dell'inaugurazione e, nei due giorni seguenti, terrà un workshop sul libro fotografico in collaborazione con Eva- Maria Kunz (ceiba editions). Tutti i dettagli, qui: https://goo.gl/iyEh7r
Orari di apertura:
lunedì- venerdì 15-19
Per tre mesi, dal 21 marzo al 21 giugno tanti luoghi della città si animeranno grazie a "Disordine. Rassegna di architettura in città", un ricco programma che vedrà 6 incontri pubblici, 7 mostre itineranti degli architetti bolognesi, 2 mostre a carattere nazionale, 2 appuntamenti in orario di aperitivo, 4 tavoli di lavoro, oltre a visite guidate in città, workshop tematici aperti e altri eventi speciali come gli studi aperti.
L'intento è quello dic contaminare la città attraverso una serie di esposizioni in luoghi normalmente non deputati a mostre come, ad esempio, il foyer della Stazione Alta Velocità da cui transitano tutti i giorni tantissimi passeggeri, questo anche per far comprendere, in modo approfondito, il valore aggiunto, in termini di qualità di prodotto e di innovazione e ricerca, che il rivolgersi all'architetto può dare. Valore fatto di sensibilità, di attenzione ai bisogni, di calibrazione dell’investimento e consapevolezza verso i temi ambientali, con una visione complessiva, che esclusivamente una figura, appositamente formata attraverso un percorso umanistico e tecnico particolare come quello dell’architetto, può fornire.
"Pensare e progettare la città dal punto di vista urbanistico è di fondamentale importanza, afferma l'assessore alla Politiche per la Mobilità Irene Priolo, perché solo questo può integrare anche il livello della progettazione delle infrastrutture per la mobilità, in modo che i nuovi poli funzionali possano essere raggiunti con servizi e collegamenti sempre più efficienti, e questa rassegna da' l'opportunità di riflettere su questi temi".
La rassegna è organizzata dall'Ordine degli Architetti di Bologna.
Lungo un’ideale linea del tempo che va dal 1522, anno di nascita di Ulisse Aldrovandi, al 1944, anno di morte di Pericle Ducati, sono disposti oltre 350 oggetti caratterizzati dal legame con le principali figure che hanno contribuito alla formazione e allo studio delle collezioni del Museo Civico Archeologico. Diciotto personaggi compongono la galleria degli avi di quello che oggi è il Museo Civico Archeologico di Bologna, dei veri e propri Ritratti di famiglia, a cui si affiancano le storie degli oggetti archeologici, della formazione delle raccolte del museo, della storia di Bologna e dei sui vivaci istituti culturali. Conducendo il visitatore lungo il cammino di sviluppo del modo di guardare all’antico, dal ‘600 fino alla nascita della scienza archeologica e delle moderne strutture di valorizzazione e di tutela, si scoprirà che una vicenda apparentemente marginale permette inaspettate aperture verso vicende storico-politiche, culturali, sociali.
Mostra a cura di Paola Giovetti e Anna Dore.
Ingresso biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto)
In occasione della fine dei restauri alla fontana del Nettuno, Genus Bononiae. Musei nella Città e Fondazione Carisbo presentano negli spazi dell’Oratorio e del Museo di Santa Maria della Vita, la mostra Il Nettuno: architetto delle acque. Bologna, l’acqua per la città tra Medioevo e Rinascimento (dal 16 marzo al 10 giugno 2018), a cura di Francesco Ceccarelli ed Emanuela Ferretti.
La mostra rende omaggio ad uno dei simboli della città di Bologna, la fontana del Nettuno, nonché uno tra i più noti e ammirati capolavori dell’arte rinascimentale.
Il progetto espositivo in Santa Maria della Vita illustra, attraverso l’esposizione di opere, documenti e materiali selezionati, la genesi progettuale e il sistema di canalizzazione sotterraneo realizzato con l’intento di portare l’acqua nel centro cittadino, partendo dal medioevo e dall’antichità romana fino ad arrivare agli interventi infrastrutturali rinascimentali.
Biglietti
Intero: ingresso incluso nel biglietto Museo e Oratorio € 6
Ridotto con Card Musei Metropolitani: ingresso incluso nel biglietto Museo e Oratorio € 4
I biglietti delle mostre con la riduzione Card Musei non possono essere acquistati online: vanno comprati direttamente presso le sedi delle mostre.
“Tutte le mie opere hanno una stretta relazione con la realtà che mi circonda”. Si racconta così Zhang Dali, pittore, scultore, performer, fotografo, uno dei più noti artisti cinesi contemporanei, definito street artist per l’irriducibile volontà di cercare un dialogo con tutti gli elementi che permeano lo spazio urbano.
Laboratori per bambini: 24 marzo h 16.30; 25 marzo h 10.30
Orari: mart > dom h 10 - 20; aperture straordinarie: 1, 2, 25 e 30 aprile, 1 maggio, 2 giugno h 10 - 20
Ingresso a pagamento. Per info e prenotazioni: 051 19936343 esposizioni@genusboboniae.it
A cura di Marina Timoteo, una mostra di Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Genus Bononiae. Musei nella Città.
Dal 24 marzo al 24 giugno 2018 la Pinacoteca Nazionale di Bologna ospita la mostra Il genio di Francesco Francia. Un orafo pittore nella Bologna del Rinascimento.
L’esposizione, a cura di Mario Scalini ed Elena Rossoni, è promossa dal Polo Museale Emilia Romagna – Pinacoteca Nazionale di Bologna in collaborazione con l’Istituzione Bologna Musei | Musei Civici d’Arte Antica e la Società di Santa Cecilia, Amici della Pinacoteca di Bologna.
Francesco Francia fu uno dei protagonisti dell'arte bolognese dei decenni di passaggio tra Quattro e Cinquecento. La sua produzione segnò in modo significativo l'arte della stagione dei Bentivoglio, e continuò, anche attraverso la sua fiorente bottega, dopo la caduta di questi ultimi, con l'arrivo nel 1506 di papa Giulio II e il passaggio della città allo Stato della Chiesa.
La sua attività di orafo, esaltata da Vasari, lo vide protagonista della zecca di Bologna per la quale realizzò numerosi conii di monete, ma la sua bottega, come emerge dai documenti, produsse una grande varietà di manufatti, in parte perduti, che comprendono paci, monete, medaglie, miniature, gioielli, progetti per vetrate, oltre ai più noti affreschi e dipinti su tavola.
La mostra valorizza l'importante nucleo di opere dell'artista conservate in Pinacoteca, mettendole a confronto con manufatti legati alla produzione di orafo e medaglista della sua bottega. Un'attenzione particolare viene dedicata alla grafica, ai suoi disegni e alle stampe realizzate nella sua bottega da Marcantonio Raimondi.
La collocazione della mostra nel percorso del Rinascimento della Pinacoteca permette di leggere l'attività del Francia in stretta relazione con gli altri artisti attivi in città quali ad esempio Lorenzo Costa e Amico Aspertini, con i precedenti ferraresi di Ercole de' Roberti e Francesco del Cossa, infine con la produzione successiva dei suoi figli Giacomo e Giulio.
Invitabile il confronto con l'Estasi di Santa Cecilia di Raffaello la quale, secondo il racconto romanzato di Giorgio Vasari (1550) - contestato dal bolognese Carlo Cesare Malvasia (1678) e messo in dubbio dalla critica recente - fu la causa della stessa morte del Francia. Secondo l'aretino, incaricato di esporre il dipinto sull'altare della chiesa di San Giovanni in Monte, il Francia ne rimase talmente folgorato da morirne dopo pochi giorni.
Il museo Magi ’900 di Pieve di Cento ospita una mostra un’ampia antologica sull’artista Matthias Brandes a cura di Valeria Tassinari.
L’esposizione racconta oltre quattro decenni di ricerca sull’immagine del pittore Matthias Brandes, artista tedesco appartato e profondo, sempre coerente nella scelta di proporre solide figure che sospendono ogni riferimento alla realtà in una dimensione visionaria e silenziosa.
La mostra, concepita come percorso cronologico e tematico, rilegge con attenzione il viaggio nella figurazione compiuto attraverso la pittura ad olio e il disegno, dominati da una solida tecnica e da una sensibile rilettura dell’arte novecentesca. Partendo dalle suggestioni del Realismo italiano del dopoguerra degli esordi, dalle quali presto si stacca per librarsi in una dimensione più metafisica, l’artista propone una selezione delle sue opere maggiormente rappresentative, selezionate anche grazie a prestiti di collezioni private e museali internazionali.
Tra gli anni Ottanta e oggi emerge con coerenza la tendenza alla ripetizione dei soggetti, come case, bagnanti, pere, piroscafi che sondano i diversi generi tradizionali spostandoli in una sospensione atemporale, in un tempo-luogo indifferente a ogni variabile, in cui le cose stesse sono metafora dell’uomo.
Alla figura umana sono dedicati anche numerosi ritratti, caratterizzati da una relazione segreta tra il soggetto e piccoli oggetti enigmatici ad esso associati. “Ho sempre preferito l'immaginazione all'imitazione - sostiene l’artista - perché creare un'immagine non vuol dire ingannare, anzi significa stabilire un'equivalenza tra due mondi autonomi: da un lato la pittura con i suoi mezzi come la disposizione delle forme, dei colori e la loro struttura materiale nel rettangolo del quadro e dall'altro la materia concreta delle cose e la loro collocazione nella realtà“. La mostra è documentata da un ampio catalogo.
Matthias Brandes è nato a Bochum, in Germania. Si è formato all’Università di Amburgo, dove si è laureato nel 1976; dagli anni Novanta vive in Italia. Dalla metà degli anni Settanta ha iniziato un’intensa attività espositiva a livello internazionale. Tra le mostre più recenti ricordiamo una personale al Kunstforum di Vienna nel 2017.
Per gli abbonati Card Musei Metropolitani l’ingresso alla mostra è ridotto.
On the Road. Via Emilia 187 a.C.-2017 è una mostra allestita dalla città di Reggio Emilia nell’ambito del progetto regionale 2200 anni lungo la Via Emilia, il programma culturale che celebra la ricorrenza dei 2200 anni dalla fondazione romana di Modena, Parma e Reggio Emilia.
L’esposizione valorizza la Via tracciata nel 187 a.C. dal console Marco Emilio Lepido, personaggio che giocò un ruolo da protagonista anche nel dare forma istituzionale al Forum che da lui prese il nome, Forum o Regium Lepidi.
Questa mostra vuole dunque essere un’occasione per riflettere sulla via Emilia dalla fondazione a oggi attraverso un allestimento di taglio spiccatamente contemporaneo, tra videoinstallazioni e storytelling affidato ai protagonisti della storia romana filtrati dall’immaginario dei film peplum.
Il grande evento espositivo caratterizzerà nel suo insieme i tre piani di Palazzo dei Musei di reggiocon un oltre 400 le opere esposte e importanti prestiti provenienti da prestigiosi musei nazionali.
Particolare attenzione sarà dedicata alla riscoperta della figura di Marco Emilio Lepido, il geniale costruttore che, sgominati i Celti e i Liguri, decise la costruzione di una lunghissima strada che collegava le colonie di Rimini e Piacenza, ma anche alla sua fortuna nel corso dei secoli.
Il percorso della mostra si articola in tre sedi espositive: la sede principale di Palazzo dei Musei e altre due sedi collaterali. Una presso il Museo Diocesano nella quale è approfondito il tema del primo Cristianesimo lungo la via Emilia (Via Aemilia, Via Christi. Vie per la buona notizia) e l’altra presso il Credito Emiliano, che ospiterà una sezione dedicata all’edilizia romana sullo sfondo dei resti del foro della città (Regium Lepidi underground. Via Emilia San Pietro).
Per gli abbonati Card Musei Metropolitani ingresso ridotto al prezzo speciale di 3€ invece di 5€
I biglietti delle mostre con la riduzione Card Musei non possono essere acquistati online: vanno comprati direttamente presso le sedi delle mostre.
Orari
Museo Spallanzani
martedì-venerdì 10-13; sabato-domenica 10-19; chiuso lunedì; aperture straordinarie: dal 23 dicembre al 7 gennaio tutti i giorni 10-19; 24 e 31 dicembre 10-13; 25 dicembre e 1 gennaio 15-19.
Museo Diocesano
martedì e venerdì 9,30-12,30, sabato, domenica e festivi 9,30-12 e 15,30-18,30; 24 e 31 dicembre 9,30-12,30; 25 dicembre e 1 gennaio 15,30-18,30
Mostra dedicata a Utagawa Kunisada (1786-1865).
Popolarissimo ai suoi tempi, la sua fama superava quella di artisti a lui contemporanei come Hokusai. A lungo ingiustamente sottovalutato in Occidente, recentemente Kunisada è stato oggetto di numerose ricerche, pubblicazioni ed esposizioni a livello internazionale, che ne hanno rivelato la straordinaria statura artistica, assegnandogli un posto stabile nell'Olimpo dei maggiori artisti della xilografia ukiyo-e del XIX secolo, accanto a Hokusai, Hiroshige e Kuniyoshi. Kunisada è l'artista più prolifico dell'arte giapponese, avendo prodotto più di 40.000 opere fra stampe, libri e dipinti. La sua sterminata produzione di stampe dedicate al teatro kabuki rivela un'eccezionale ricchezza inventiva e fa di lui il maggior autore di stampe teatrali del XIX secolo. Un altro campo in cui si è distinto, lasciando numerosi capolavori, è quello della raffigurazione di bellezze femminili, un genere chiamato in giapponese bijinga.
La collezione di stampe giapponesi ukiyo-e del Museo di Palazzo Poggi è ricca di più di 250 opere di Kunisada, la maggior parte delle quali è di proprietà della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, che le ha cedute in comodato d'uso all'Università di Bologna. Per la realizzazione della mostra ne sono state selezionate circa 90 fra le più rappresentative.
Le stampe verranno presentate in tre esposizioni distinte, seguendo un itinerario cronologico, consentendo così di conoscere attraverso opere significative le principali fasi stilistiche della lunga e fruttuosa carriera artistica di Kunisada.
CALENDARIO
Seconda parte: 16 dicembre 2017 - 2 marzo 2018
Terza parte: 3 marzo 2018 - 3 giugno 2018
Inaugurazione 3 marzo 2018, ore 16.00
Orari di apertura: da martedì a venerdì: 10 - 16; sabato, domenica e festivi: 10 - 18; chiusure: 24 e 25 dicembre, 1 gennaio.
Durante il periodo espositivo verranno organizzate diverse attività collaterali, quali visite guidate e conferenze, curate dal Centro Studi d'Arte Estremo-Orientale, in collaborazione con il Museo di Palazzo Poggi.
Con il focus espositivo ROBERTO DAOLIO. Vita e incontri di un critico d'arte attraverso le opere di una collezione non intenzionale, il MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna presenta una selezione di opere d'arte e documenti appartenuti a Roberto Daolio, prematuramente scomparso nel 2013, la cui intera collezione entrerà prossimamente in possesso del museo grazie alla liberale volontà degli eredi.
Le opere sono state donate dalle artiste e dagli artisti con cui il critico d'arte, fra i più attivi e stimati in ambito nazionale, ha intessuto fitte relazioni intellettuali e operative, di carattere sia professionale sia amicale. La raccolta costituisce quindi una significativa testimonianza, per quanto parziale, di una vicenda biografica densa di incontri e attraversamenti, dialoghi e scambi, che ha dato un impulso sostanziale alla crescita e alla diffusione dell'arte emergente.
La mostra si articola per passaggi che consentono di individuare i principali tracciati della ricerca e dell'attività di Daolio, attraverso una scelta ragionata di un centinaio di pezzi dei circa 140 che compongono la donazione, alcuni dei quali sottoposti a interventi di restauro conservativo per questa occasione.
Ingresso biglietto museo (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto)
Visite guidata alla mostra con artisti e studiosi, in collaborazione con Accademia di Belle Arti di Bologna:
> venerdì 16 marzo h 16
Con Alessandra Andrini, Annalisa Cattani, Sabrina Mezzaqui, Fabrizio Rivola, Mili Romano.
> venerdì 23 marzo h 17
Con Chiara Pergola, Patrizia Giambi, Davide Da Pieve, Caterina Sinigaglia, Lara De Lena.
In mostra i disegni di Virginia Mori tratti dal libro Le due bambine (testo di Domenico Brancale), edito da Modo Infoshop e Blu Gallery. Presso la libreria saranno esposti gli originali e nello spazio bar alcuni ingrandimenti.
Orari: lunedì > venerdì h 12 - 24; sabato h 16 - 24; domenica h 18 - 24; chiuso durante le festività
A cura di Modo Infoshop. In collaborazione con Blu Gallery